Aliano scommette ancora sul sapere

e si candida a Capitale italiana della Cultura 2024

Venerdì 10 dicembre Aliano (Mt), il borgo reso famoso da Carlo Levi, ha presentato alla stampa la sua candidatura a Capitale italiana della Cultura 2024, nella prestigiosa sede della Fondazione Niccolò Piccolomini, dal cui giardino si gode una vista stupenda della Cupola di San Pietro.

Non è la prima volta che un piccolo comune sfida le città (infatti dopo Parma nel 2021, il comune di Procida-Na sarà la Capitale Italiana della cultura 2022) ma per loro è sicuramente impegnativo trovare elementi più convincenti rispetto ai centri maggiori, in una nazione come l’Italia piena di città d’arte, storia e saperi.

Il concept della candidatura “Aliano. Sguardi oltre confine” è stato illustrato dal Sindaco Luigi De Lorenzo con brevi commenti al bel dossier a stampa distribuito ai partecipanti.

Il dossier fornisce le evidenze che la partecipazione alla sfida non vuole essere solo una provocazione ma è frutto del convincimento che Aliano ed il resto dei comuni lucani (tutti e 131 idealmente rappresentati…) non sono entità marginali nella cultura e che vogliono svolgere anche attraverso la cultura un ruolo nel contrasto al degrado socio economico ed ambientale delle aree interne, lucane e non solo.

Motivazione di fondo confermata ed arricchita, dopo il saluto di Valeria Carovana Segretario Generale della Fondazione Piccolomini, negli interventi del Direttore Generale del Gal Lucania Interiore Ennio Di Lorenzo; dal Presidente dei Parchi Letterari Stanislao de Marsanich; dall’architetto attivo in Basilicata,  scrittore ed antropologo per passione Lodovico Alessandri; dal Presidente dell’Associazione dei Lucani a Roma Filippo Martino. Ha introdotto e coordinato gli interventi Maurizio Varriano Presidente Parco Letterario e del Paesaggio Francesco Jovine. Mentre Gianluca Boezio ha curato le interviste per l’emittente TRM Network Matera.

Guarda il video realizzato da TRMtv:

La presentazione della candidatura è stata integrata il giorno successivo da una sfilata di maschere del Carnevale di Aliano che sono sfilate in un luogo di nuova aggregazione a Roma, quella del Mercato Centrale, uno spazio espositivo ed enogastronomico nella Stazione Termini. La sfilata delle maschere, alla presenza di molte persone lucane, clienti e passanti  è preceduta e seguita dall’esibizione di un complesso della Val d’Agri.

Questi eventi a Roma si svolgono a due settimane di distanza dalla XXIII edizione del Premio Letterario Nazionale Carlo Levi alla cui cerimonia svolta il 27 novembre scorso hanno preso parte anche il Presidente dell’Associazione dei Lucani a Roma, Filippo Martino ed alcuni associati per testimoniare la propria vicinanza ed apprezzamento al Comitato Organizzatore, in primis a Don Pierino Di Lenge, fondatore-animatore del Circolo Culturale Nicola Panevino, ai rappresentanti del Comune e del Parco Culturale Carlo Levi.

Il Premio Letterario è un evento emblematico del perdurante impegno di Aliano nel campo della letteratura e saggistica nazionale/regionale che, insieme alla rete delle sue biblioteche, è uno dei filoni culturali che legittima la candidatura.

Di crescente e straordinaria rilevanza sono poi le opere d’arte nelle Chiesa di S. Luigi Gonzaga e annessi locali col presepe dell’artista materano Franco Artese; nella Pinacoteca Levi in Palazzo De Franchi, nel Museo di Paul Russotto, nel Museo della Fotografia.

In corso di riordino, espansione e miglioramento dei criteri espositivi sono alcuni luoghi per la conoscenza del territorio come Il museo dei calanchi che è una introduzione logica e assai utile alla conoscenza dell’omonimo parco.

Fondamentali per la conoscenza delle tradizioni (e per questo in via di ristrutturazione) sono il Museo della Maschera e del Carnevale di Aliano ed il Museo della Civiltà Contadina.

Questi musei su riti e saperi legati alla terra, combinati con la rilevanza che vanno assumendo i percorsi nel Parco dei Calanchi e le sperimentazioni sulle specie arboree autoctone condotte nei centri regionali dell’ALSIA, sono fondamentali nella diffusione specialmente nei giovani della rilevanza della Campagna, della sua protezione e valorizzazione per partecipare da protagonisti ad una “rigerazione rurale” necessaria, non solo allo sviluppo socioeconomico locale, ma anche al bisogno fortemente sentito nel mondo di utilizzare al meglio il suolo. Come emerge da molte  indicazioni, tra le quali quelle da noi segnalate sulla nuova centralità della CAMPAGNA:

Di Aliano abbiamo parlato più di qualsiasi altro borgo in Basilicata, a partire da questo servizio.

Dopo, lo abbiamo fatto in occasioni e per motivi diversi che riflettono la ricchezza dei punti di forza della sua candidatura a Capitale italiana della Cultura 2024. Tra questi, eventi di crescente rilevanza come:

oppure per segnalare la qualità dei servizi (vai all’articolo) dell’accoglienza e in particolare della ristorazione che presenta alcuni casi di eccellenza non tanto nelle innovazioni delle ricette quanto nell’impegno a proporre piatti della tradizione fatti con ingredienti rigorosamente del territorio, prezzi di grandissima convenienza e, soprattutto, proposti con garbo e semplicità a tutti senza arie o affettazioni da Sisina, in un locale (la Taverna della Contadina) nel quale transitano in gran numero persone autorevoli delle istituzioni, della cultura nazionale ed internazionale insieme ai soliti avventori fedeli del circondario che si vedono serviti con affabilità e familiare attenzione.

La redazione spera nel buon esito della candidatura ma, in ogni caso, seguirà sempre l’avventura di Aliano perché esso continuerà ad avere in ogni caso un ruolo rilevante sia nello sviluppo della cultura che nelle altre battaglie per arrestare il degrado da spopolamento.

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