Celeste Pansardi, originaria di Lauria (Pz), docente di latino e greco, ricercatrice, storica, scrittrice ed animatrice culturale, vive a Roma da vari anni mantenendo un intenso rapporto col territorio lucano le cui problematiche si ritrovano non solo nell’attività letteraria ma orientano il suo impegno di operatrice per la rigenerazione delle aree deboli della Basilicata.
I suoi libri, ancorati a fonti storiche (tra le quali anche archivi di famiglia), evocano vicende ambientate in luoghi del Sud apparentemente avulsi dalla “grande storia” e che, invece, Celeste Pansardi ci aiuta a riscoprire connessi con la loro contemporaneità sia in termini di beni e servizi che di mentalità ed atteggiamenti sociali.
In precedenza abbiamo recensito le singole opere, in questa occasione ci limitiamo invece solo a richiamarne brevemente i contenuti. Ci preme infatti segnalare che Celeste Pansardi, oltre che qualificata autrice storico-letteraria svolgerà un ruolo sempre più rilevante di operatrice socio culturale, partecipando ad importanti progetti che fanno della cultura una concreta leva di sviluppo.
Opere principali
Palazzo Filizzola. Storia del casato e dell’autonomia comunale di Nemoli
Il libro colloca la storia del palazzo e del casato nel più ampio contesto degli eventi rilevanti di Maratea e della Valle del Noce nel ‘700, una zona strategica per i movimenti Nord-Sud. Di particolare rilevanza per i destini di Nemoli, il ruolo svolto dai Filizzola nel riconoscimento dell’autonomia amministrativa del borgo da Riviello. Il libro fornisce anche notizie importanti sulle caratteristiche di una nobiltà non latifondista, protagonista di cambiamenti tecnologici e socioeconomici che miglioravano la vivibilità per tutti gli abitanti. Come verrà poi meglio evidenziato nel secondo e successivo libro sulla storia della Famiglia Filizzola.
La pergola di lillà. Amore e Pregiudizi
Libro con un testo agile ed una storia di piacevolissima lettura che sotto la levità della vicenda fa intravvedere la quotidianità ma anche gli atteggiamenti ed i comportamenti di una borghesia attenta al nuovo.
Un matrimonio tra due giovani di famiglie importanti è l’occasione per evocare sentimenti, riti del corteggiamento, ansie e speranze giovanili che si ritagliano un umanissimo spazio di affetti all’interno del consueto gioco d’interessi.
Ma la descrizione del matrimonio tra nobili è anche l’occasione per la comprensione dell’epoca e per questo occupa uno spazio ampio ed illuminante dedicato alla preparazione della cerimonia di nozze. Una descrizione da cui emerge una “Basilicata che non ti aspetti”, in cui vi sono modalità di azione, scelte di moda e rituali sociali simili a quelli della nobiltà in altre parti d’Italia ed Europa. Aspetti evidenziati anche negli spettacoli svolti a Nemoli negli ultimi due anni e in particolare in quello del 4 agosto 2024. Nell’occasione, nel suggestivo spazio antistante Palazzo Filizzola restaurato, alla presenza del Sindaco di Nemoli e del pubblico, attori, vari figuranti e molte immagini hanno rappresentato fasi del pranzo nunziale descritto nel libro.
Atmosfere e luci di antichi borghi. Sorprendenti scoperte da un viaggio nella valle del Noce
Il libro è una riflessione piena di nostalgia e speranza sulla ricchezza dei piccoli centri urbani della Basilicata. Luoghi di cui si segnala la bellezza paesaggistica, la ricchezza sociale che ancora vi sopravvive e le atmosfere evocatrici di ricordi di una realtà scomparsa di cui sarebbe utile si potessero recuperare le positività (nel passato non era tutto rose e fiori…).
Il recupero degli elementi positivi potrebbe essere l’elemento attrattivo di una socialità ed una vivibilità diversa rispetto a quella di grandi centri urbani, di cui la pandemia ha evidenziato le criticità. Il libro, scritto in epoca pre Covid, ha visto crescere la sua preveggente rilevanza dopo il dibatto del riequilibrio tra città e campagna innescato da grandi urbanisti.
Approfondimento
Campagna: un mondo ignorato da rivalutare
Nel marzo del 2020, all’inizio della pandemia da Covid, due grandi urbanisti…
Il Giardino segreto delle erbe. Piccoli affreschi di cucina lucana e molto altro
Opera snella, esteticamente assai gradevole ma anche un saggio storico rigoroso, documentato, avvincente per la rilevanza ed attualità tematica delle erbe naturali. Il richiamo alle varie fasi di coltivazione delle erbe da parte dei monaci Basiliani (argomento che Celeste riproporrà poi nel suo ultimo libro) è stato fatto anche per sottolineare le radici di una tradizione che andrebbe riscoperta ed utilizzata come una delle leve di contrasto allo spopolamento di luoghi con una invidiata biodiversità. Un patrimonio che andrebbe sfruttato in una fase in cui vi è una grande richiesta di erbe per la medicina, l’alimentazione e la cosmetica.Inoltre, il mondo delle erbe come parte delle specie vegetali ricevono attenzione sotto vari aspetti incluso quello del turismo della fioritura, un filone dei viaggi esperienziali che registra un numero crescente di appassionati.
Purtroppo, ancora troppi borghi delle aree interne non hanno piani ma nemmeno attenzione verso le erbe come potenziale fonte di sostegno economico individuale e di rigenerazione sociale delle comunità. Le poche sperimentazioni si muovono tra molte difficoltà e qualcuna è anche fallita.
Ma il mercato mondiale è più forte della insipienza di piccoli borghi impreparati a nuove linee d’azione, e la domanda mondiale del settore conferma l’oggettiva rilevanza del libro che, comunque, ha già svolto una importante opera di divulgazione in occasione delle numerose presentazioni in vari contesti istituzionali(Amministrazioni Comunali, saloni del Libro a Roma e Torino) e persino nelle presentazioni da remoto durante le fasi del COVID. Una rilevanza che ha meritato al volume anche il Patrocinio del Consiglio Regionale della Basilicata.
Tra le tante manifestazioni, di particolare rilievo quella patrocinata dal Comune di Castelluccio Superiore e del gruppo EVRA Italia.
Approfondimento
L’antica Lucania tra paesaggio, radici e spiritualità
Ultima fatica di Celeste Pansardi, risultato di tre anni di ricerca è stato presentato nella sala della stampa a Montecitorio a Roma nel febbraio 2024, al Salone del Libro a Torino a maggio e in una serie di eventi che proseguiranno poi con date già calendarizzate nel mese di agosto e settembre
E’ un interessante saggio storico sullo sviluppo della spiritualità in Basilicata ed in modo particolare sulla fase del monachesimo in età bizantina, con gli insediamenti dei monaci Basiliani nelle grotte o in cenobi con una vita religiosa e lavorativa più strutturata. Un libro, come affermato nella presentazione alla Camera dal prof. Giampaolo D’Andrea:…” con tanta Grande Storia che fa riferimento a greci, bizantini, Basiliani, Federico II,…ed è collegata in modo suggestivo a Bellezza, Spiritualità, Paesaggio”.
Il libro è stato poi presentato al Salone del libro di Torino edizione 2024 e lo sarà anche in altri aventi a breve termine di cui si segnalano le locandine, a cominciare dall’incontro del10 agosto a Tricarico, nella Chiesa di San Francesco. Un luogo di arte e misticismo che aiuterà a seguire meglio la evocazione del patrimonio di fede e spiritualità descritto nel testo della Pansardi.
Considerazioni conclusive
Singolarmente, le pubblicazioni di Celeste Pansardi sono un importante contributo a specifici aspetti della realtà lucana ma, grazie alla connessione tra le tematiche, l’insieme dei suoi libri è utile per capire la ricchezza e la complessità delle problematiche delle aree interne lucane e non solo.
In materia, il punto di osservazione della Pansardi non è quello estetizzante dell’abandonalism, un genere letterario di crescente fortuna per gli scrittori ma nefasto per coloro (persone/istituzioni) che tentano di arrestare la decadenza dei piccoli centri urbani. Cercando, con più lucidità che nel passato, non tanto a restaurare beni destinati all’abbandono ma realizzando cambiamenti finalizzati al miglioramento della vivibilità dei luoghi per incoraggiare le persone a restare.
Nel medio-lungo termine, come scritto nella prefazione ad uno dei testi della Pansardi da Pierluigi Maulella Barrese (allora Direttore della Struttura Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi): “…i Borghi hanno una grande rilevanza nel destino dell’intera Basilicata… perchè il suo futuro non è legato solo allo sviluppo turistico ma ad un modello economico…, caratterizzato da politiche di salvaguardia dell’ambiente e della salute, di tutela del territorio e di sviluppo di agricoltura sostenibile“.
Per dare maggiore organicità ed efficacia all’azione di sostegno socioculturale al territorio lucano, Celeste Pansardi (vice Presidente dell’Associazione dei Lucani a Roma) ha costituito e presiede l’Associazione Nemus Olim le cui finalità principali sono: valorizzazione delle tradizioni lucane e le attività di coloro che operano nel/per il territorio al fine di contrastare il declino dei piccoli centri e progettarne la rigenerazione.
La peculiare rilevanza della Nemus Olim è data dalla sua composizione: lucani che vivono in Basilicata ma anche altrove, soprattutto a Roma. Un mix che consente la integrazione di percezione della realtà da prospettive ed esperienze diverse e che potrebbe essere utile per chi deve cercare soluzione a problemi complessi. Un impegno nel territorio lucano, quello di Celeste Pansardi e del Direttivo della Nemus Olim, che merita attenzione e doverosa divulgazione.