L’associazione socioculturale MEDinLUCANIA, attiva nell’analisi delle criticità e delle possibilità della Basilicata, da un paio d’anni ha coinvolto un numero crescente di persone nelle riflessioni sui problemi nel territorio non limitandosi all’analisi ma cercando di individuare opportunità da cogliere e modalità di soluzioni di breve/medio periodo.
Il pensiero-chiave alla base delle riflessioni di MEDinLUCANIA è quello della centralità della Basilicata e del SUD nell’area mediterranea, una visione simile a quella di Rocco Scotellaro che, negli anni di Portici, andava perfino oltre ritenendo quasi doveroso che il Meridione, a NORD delle aree del mediterraneo, si sviluppasse anche per assolvere verso di loro il ruolo trainante che svolgono ancora oggi le aree italo-europee a Nord di Roma. Rifiutando, come fa ora MEDinLUCANIA, il destino di marginalità storico-strutturale.
Visione che, oltre al valore letterario di Scotellaro ribadito nel Convegno SUD POLO Magnetico del 30/4 a Palazzo Senatorio, in Campidoglio, è stato il punto qualificante e differenziante di questo evento.
A Roma si sono svolte a partire dai primi mesi del 2023 molte iniziative per il centenario di Rocco Scotellaro, organizzate da APT Basilicata, associazioni culturali ed artistiche descritte nei link in coda a questa nota. Iniziative che hanno sottolineato aspetti della complessa figura di intellettuale di Rocco Scotellaro non solo uomo di cultura con un rilevante lascito letterario ma anche, se non soprattutto, un simbolo ed un riferimento di impegno civile che, in soli trent’anni di vita, ha trovato il tempo per fare battaglie sociali, il sindaco, il ricercatore in campo socio-economico.
Un aspetto quest’ultimo meno approfondito nelle tante manifestazioni del Centenario scotellariano anche per l’assenza di documenti. Infatti, di questa sua attività svolta freneticamente negli ultimi tre anni di vita si conosce poco: alcuni saggi e pochissime lettere del suo epistolario (lacuna che i curatori del Suo archivio dovranno colmare) e testimonianze di colleghi di Portici e del Suo Maestro e mentore Manlio Rossi Doria. Per questo, il convegno di MADinLUCANIA non è stato un semplice omaggio ad una grande personalità del Novecento ma un’occasione per scoprire la Sua modernità di visione e l’auspicio di un Mezzogiorno protagonista.
Manifestazioni del centenario
Un aspetto quest’ultimo meno approfondito nelle tante manifestazioni del Centenario scotellariano anche per l’assenza di documenti. Infatti, di questa sua attività svolta freneticamente negli ultimi tre anni di vita si conosce poco: alcuni saggi e pochissime lettere del suo epistolario (lacuna che i curatori del Suo archivio dovranno colmare) e testimonianze di colleghi di Portici e del Suo Maestro e mentore Manlio Rossi Doria. Per questo, il convegno di MADinLUCANIA non è stato un semplice omaggio ad una grande personalità del Novecento ma un’occasione per scoprire la Sua modernità di visione e l’auspicio di un Mezzogiorno protagonista.

A Roma si sono svolte a partire dai primi mesi del 2023 molte iniziative per il centenario di Rocco Scotellaro, organizzate da APT Basilicata, associazioni culturali ed artistiche descritte negli argomenti correlati. Iniziative che hanno sottolineato aspetti della complessa figura di intellettuale di Rocco Scotellaro non solo uomo di cultura con un rilevante lascito letterario ma anche, se non soprattutto, un simbolo ed un riferimento di impegno civile che, in soli trent’anni di vita, ha trovato il tempo per fare battaglie sociali, il sindaco, il ricercatore in campo socio-economico.
Specificità del convegno MEDinLUCANIA in Campidoglio
Il 30 aprile 2024, si è svolto a Roma il convegno SUD POLO MAGNETICO – La LUCANIA DI SCOTELLARO FORTE, EUROPEA E MEDITERRANEA nella sala Laudato Si, a Palazzo Senatorio in Campidoglio, collegando idee di Scotellaro ai temi del convegno. Confermando la modernità del pensiero scotellariano nella realtà geoeconomica e geopolitica contemporanea.


Lo hanno fatto tutti: nell’introduzione, l’instancabile presidente di MEDinLUCANIA Dino Nicolia; nei saluti saluti istituzionali: la Consigliera comunale, Nella Converti ed il Vice Presidente della Associazione Lucani a Roma, Francesco Menafra; negli interventi degli studiosi Enza Spano e Giuseppe Melillo, del giornalista esperto di politiche giovanili Yuri Isoldi e dell’on. Marco Sarracino, esperto in Coesione Territoriale e aree interne, dell’imprenditore Alfredo Carmine Cestari CEO del Gruppo Cestari e Presidente della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale. Interventi coordinati dalla giornalista Mariangela Petruzzelli, responsabile del Dipartimento Pari Opportunità Confederazione Italiana nel Mondo.


Gli interventi hanno tutti citato la piaga dello spopolamento come conseguenza del divario NORD-SUD che sussiste da più di 150 anni dalla Unità d’Italia. Tema di cui son note le cause, si sono sperimentate terapie i cui esiti consentono di non ripetere errori ed altri che richiedono più radicali cambiamenti.


Tra le nuove prospettive che MEDinLUCANIA ritiene utile avere come riferimento è quella di sfruttare la centralità geografica della Basilicata e del Mezzogiorno nella regione del Mediterraneo attraverso iniziative appropriate fattibili ma non semplici. Una prospettiva di ruolo geoeconomico utile da perseguire anche se ci sono altre macro aree del mondo che desiderano affermare la loro maggiore rilevanza (si parla perfino dell’Artico come nuovo mediterraneo)
I Paesi lungo le sponde del Mediterraneo hanno molti problemi ma registrano anche fermenti positivi, non sono più solo fornitori di minerali e idrocarburi ma anche prodotti agricoli e competitori turistici di grande rilevanza. Per essere migliori di loro o, addirittura, dei modelli di riferimento, non basta solo essere collocati al Nord…
La marginalità può essere trasformata in vantaggio solo se lavora per conseguirlo, come ha ricordato nel suo intervento breve, incisivo e speranzoso l’imprenditore Alfredo Cestaro: i territori del mezzogiorno sono ad un’ora di volo dalla sponda nord dell’Africa che in un futuro non troppo lontano sarà sempre di più un luogo di opportunita più che un problema…Ma bisogna piantare subito degli alberi per raccogliere poi i frutti invece di perdere tempo a lamentarsi… L’esodo dei giovani è anche il risultato di cattiva narrazione ed assenza di visione da parte di molti. E su questo tutti si devono interrogare con onestà intellettuale prima di chiamarsi fuori..Come propone di fare MEDinLUCANIA.
A Portici, Scotellaro scopre i molti Sud
L’incontro svolto il Campidoglio è stato il culmine di una serie di iniziative che nella loro varietà sono stati assai utili a far comprendere la grandezza di Rocco Scotellaro, personaggio che era diventato giovanissimo un protagonista della cultura italiana del Novecento ma riduttivamente etichettato poeta-contadino. Uno che, come ha dichiarato Giuseppe Melillo nel suo bell’intervento “…. non era né poeta, né contadino…..Scotellaro, da uomo assai pragmatico usava la parla (e quindi “anche” la poesia) come arma nella dialettica socio-politica. E Italo Calvino (coetaneo di Rocco) giudicava….personalità con una testa solida…. tra gli intellettuali più complessi e competenti.
Negli ultimi, intensissimi tre anni di vita, Scotellaro visse in una dimensione assai diversa da Tricarico. La “Scuola di Portici” era un luogo di studio, ricerche di socio-economia rurale nel Mezzogiorno, di confronti con innovative realtà culturali nazionali ed internazionali. Con riferimento alla Basilicata (in quegli anni laboratorio di studi sulla civiltà contadina condotte dai sociologi George T. Peck e Friederick G. Friedmann; dall’etnologo Ernesto De Martino; i fotografi Henri, Cartier-Bresson e Fosco Maraini) mantenne contatti soprattutto col suo compaesano Rocco Mazzarone, con Carlo Levi ed anche Adriano Olivetti. Ma il maggiore arricchimento sulla sua conoscenza delle evoluzioni nel mondo agricolo venne dalle interazioni con il Direttore Manlio Rossi Doria, i colleghi della scuola di Portici e dai suoi soggiorni nella Valle del Sele.
Eboli e la Valle del Sele apparvero a Scotellaro “una piana nella quale tutto bolle…”, grazie all’attività di nuovi operatori della ruralità (docenti, industriali, contadini) protagonisti di un “mondo che finiva ed uno che si affacciava”. Un laboratorio con una transizione tra antica e nuova ruralità determinata dalla riforma fondiaria, dai lavori di bonifica, dall’arrivo dal nord di nuovi imprenditori e favorita da strutture scolastiche e centri di sperimentazione che creavano competenze al servizio dei cambiamenti nella produzione/distribuzione di prodotti. A Eboli dove si era fermato il Cristo.. Scotellaro scopre che già allora c’erano molti SUD. E che le sue realtà più innovative avrebbero potuto trainare verso l’eccellenza la gran parte delle aziende del Mezzogiorno legittimando l’ambizione di diventare un riferimento per le genti e le nazioni del Mediterraneo.
Per tutto questo è stata molto gradita la proposta dell’on. Marco Saracino di tenere un incontro a Portici. Cosa accolta con grande interesse dal presidente Dino Nicosia, dal panel e dal pubblico.
Opere di arte e solidarietà
Nel corso dell’evento sono state esposte opere legate al tema della Lucania di Scotellaro nel Mediterraneo delle artiste Liliana Romanella, Anna Faraone e Beatrice Summa, presentate dal critico d’arte Marco Tedesco e le attività dei ragazzi a svantaggio ospitati dalla Cooperativa Onlus sociale LA MIMOSA, presentate presidente, Francesco Ritrovato.