Eccellenza ed evoluzione del Circolo Velico Lucano

Sommario

In Basilicata, nel cuore della Magna Grecia, c’è un’eccellenza italiana del turismo scolastico il Circolo Velico Lucano-CVL, a Policoro (Mt). Struttura creata, presieduta ed animata da Sigismondo Mangialardi.

Da 40 anni, un numero crescente di studenti (nel 2024 sono stati 100.000) possono partecipare a programmi che consentono di vivere in sicurezza esperienze formative e di socializzazione in un luogo di grande interesse scientifico, ecologico, paesaggistico e culturale. Per l’alto valore esperienziale e la grande professionalità del personale il CVL registra spesso il “tutto esaurito” al contrario del turismo scolastico tradizionale in crisi per episodi poco edificanti segnalati dalla cronaca.

Il CVL organizza attività marinare e di scoperta della natura all’interno della riserva Riserva Naturale del Bosco Pantano. Iniziative fruibili in parte anche da adulti insieme ad eventi culturali ed esperienze enogastronomiche in corso di potenziamento.

Un insieme di attività cresciuto nel tempo che meritano di essere conosciute meglio sia per segnalarne l’efficacia educativa che per richiedere più attenzione al contesto socio-istituzionale verso un’eccellenza nazionale che tra i tanti meriti ha anche quello di realizzare nei fatti la destagionalizzazione del turismo.

1 - Policoro e il territorio

Il Circolo Velico sorge in un punto della lunghissima spiaggia della Basilicata sul mare Jonio, nel comune di Policoro (Mt), Heracleia nel periodo preromano, luogo ricco di storia e d’interesse naturalistico.

Al periodo Magnogreco appartengono i reperti ritrovati nell’area di Policoro e custoditi nel bel Museo della Siritide, dal nome della zona nel VI secolo a.C. Una struttura interessante, con oggetti complementari a quelli degli altri ritrovamenti nell’area e custoditi nei musei di Metaponto e del MARTA di Taranto. 

Policoro con i suoi circa 18.000 ab. è il paese più grande nella provincia di Matera, tra i pochi non afflitto dallo spopolamento, grazie ad attività commerciali e servizi (molti dei quali legati al turismo balneare) e soprattutto alle produzioni agricole. Infatti, pur distando solo 4 km dal bagnasciuga, il mare risulta estraneo alla quotidianità ed è importante solo per rinfrescarsi nei mesi estivi. Un’assenza d’identificazione marinara che Policoro condivide con tutti i comuni del litorale appulo lucano. Lungo il quale non ci sono porticcioli per barche di pescatori ed altri natanti (salvo il porto privato del complesso alberghiero Marinagri). Inoltre la ferrovia e l’importante arteria stradale, la SS 106 Ionica, col suo flusso ininterrotto di mezzi in senso perpendicolare alla costa, creano un distacco fisico che accentua quello psicologico tra l’abitato ed il mare.

Paese operoso, Policoro, salvo l’area archeologica, il castello ed il complesso alberghiero Marinagri, ha un paesaggio urbano non particolarmente attrattivo caratterizzato da un’edilizia ordinaria, edificata negli ultimi decenni per ospitare in modo confortevole e funzionale le persone addette alle attività lavorative.  Tra le quali, di grande rilevanza è la produzione agricola ricavata dalla coltivazione di piante ed alberi da frutto: pesche, albicocche, meloni, angurie, limoni, arance, mandarini e la rinomata Candonga, al top delle fragole nel mercato nazionale.

Sul piano naturalistico, Policoro è collocata in ottima posizione tra le foci di due fiumi: quella dell’Agri in cui vi sono le strutture del complesso MARINAGRI con il suo porto per yacht e quella del Sinni, lungo i cui argini si sviluppa la riserva naturalistica di Bosco Pantano, contigua al CVL. I suoi 21 ettari sono l’habitat naturale di alcune specie di avifauna e per la sua rilevanza scientifica e paesaggistica l’area è tutelata dal WWF.

2 - Il Circolo Velico Lucano-CVL: una scuola dello sport a servizio dell’istruzione

Il Circolo Velico Lucano è una organizzazione dinamica che svolge iniziative di turismo giovanile e studentesco con istruttori federali abilitati all’insegnamento della pratica di sport nautici (vela, nuoto, canoa, windsurf, ecc.) e terrestri tra i quali equitazione, l’orienteering ed altre discipline utili alla conoscenza dell’ambiente naturale. Attività agevolate dalla collocazione al fianco di un’area WWF che rende più suggestivi i  programmi su SPORT, NATURA, AMBIENTE e CULTURA.

Le numerose attività si svolgono prevalentemente Policoro, nello specchio d’acqua antistante la sede operativa o a bordo dei 4 yacht attraccati nel porto di Marinagri, nella confinante riserva naturale del Bosco Pantano e siti archeologici/arte vicini. Le strutture operative del CVL ed alcuni alloggiamenti sono in legno perché è un’area vincolata dove non sono ammesse opere in cemento.

Da 40 anni vi si svolgono periodi si soggiorno per studenti di scuole medie e superiori: dagli originari campi scuola di 3, 4 e 5 gg. (nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre) ai soggiorni estivi, viaggi di studio, eventi, ecc.. Un’offerta ampia da approfondire visitando il sito www.circolovelicolucanopolicoro.it.

L’offerta nel tempo si è ampliata, insieme all’organico del CVL che nei mesi di punta è di circa 140 persone. Personale necessario per assicurare un rapporto istruttore/allievi da 1 a 15 e per lo svolgimento delle varie categorie di programmi:

  • campi scuola di 3, 4 e 5 gg. (nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre);
  • giornate singole en plain air alla scoperta della natura, imparando ad esplorarla;
  • soggiorni estivi settimanali o plurisettimanali da fine giugno al 4 settembre per fare  attività di Sport, Natura, Ambiente, Cultura;
  • progetti specifici per licei (Alla scoperta della Magna Grecia); Crociera con 4 grandi barca a vela classe Bavaria 50 da 10 posti letto, in 5 tappe (Viaggio di Pitagora); 2 corsi per istruttori di vela;
  • eventi culturali.

Per ospitare grandi numeri di partecipanti, il CVL mette a disposizione anche stanze in alberghi vicini, in aggiunta ai suoi bungalow multicolori, tutti con servizi igienici e climatizzatori. Nel 2024 hanno partecipato ad iniziative del CVL più di 100.000 persone che sono stati a Policoro anche in mesi in cui non ci sono turisti. Realizzando nei fatti una destagionalizzazione delle presenze perseguita da ogni strategia dell’accoglienza ma ricorrentemente delusa dai risultati! Per agevolare i flussi, il CVL è ora anche agenzia di viaggio.

La crescita di presenze presso il CVL avviene in parallelo alla decrescita, se non addirittura alla crisi del turismo scolastico, per i gravi incidenti accaduti (morte e ferimento di studenti per bravate notturne), danni alle strutture ricettive ed altri atti sconvenienti che hanno tradito lo spirito delle gite scolastiche determinando il rifiuto d’accoglienza da parte di hotel, trasportatori e guide, oltre alla non disponibilità di professori e genitori-accompagnatori.

IL CVL, per come sono strutturati i programmi non concede spazio alla pigrizia, alla non condivisione del lavoro (tutti devono servire, a turno, in cucina), al bullismo… Che, se dovesse manifestarsi,  verrebbe stroncato sul nascere da istruttori pazienti ma non tolleranti, formati ad affrontare emergenze più preoccupanti del bullismo di classe!

Comunque, questi requisiti di partecipazione sono chiariti ben prima della partenza, come ci ha spiegato Sigismondo Mangialardi nelle varie occasioni di incontro che abbiamo avuto in passato e nella conversazione dei giorni scorsi a Policoro.

Ogni volta che si iscrive ai programmi un nuovo Istituto scolastico, Sigismondo invita un rappresentante della struttura a Policoro per osservarne il funzionamento ed assicurarsi che sia chiaro non solo il programma delle attività ma soprattutto lo spirito dello stare insieme, basato sul rispetto reciproco, solidarietà e collaborazione.

Gli istruttori insegneranno ad andare in canoa, fare vela, orientarsi nei boschi, osservare la natura, ecc. ma la scuola e le famiglie devono chiarire ai partecipanti che verrà loro richiesto di lavorare insieme ad altri nel corso dei programmi ma anche per svolgere a turno incombenze comunitarie (riordinare, servire a tavola, igiene ed altre cose cruciali per operare in spazi angusti come nelle regate). Per cominciare, il CVL chiede ai partecipanti di preparare con essenzialità e razionalità il bagaglio di viaggio.

Per questi aspetti dei programmi del CVL occorre competenza nell’insegnamento della pratica sportiva (anche per minimizzarne i rischi) ma serve soprattutto esperienza e passione affinché la breve permanenza non sia percepita come il semplice svolgimento di una routine programmatica ma una cosa da ricordare.  E su questo ha sicuramente un peso rilevante l’impegno, l’esperienza, la saggezza e la passione che Sigismondo Mangialardi trasmette quotidianamente agli ospiti ed agli operatori della complessa struttura.

Note conclusive

I punti forti dell’esperienza presso il CVL sono numerosi. Ne riassumiamo i principali:

  • conoscenze di sport, natura, ambiente, cultura;
  • pratica di sport meno popolari e di complessa fruibilità come la vela;
  • comportamenti sociali;
  • destagionalizzazione di flussi turistici;
  • conoscenza del territorio e dei prodotti lucani da parte di giovani, docenti e di familiari che attraverso il web possono divulgarne le specificità e le positività.

Per quest’insieme di positività, sarebbe utile che istituzioni ed organismi di sviluppo del territorio seguissero l’attività del Centro Velico con più attenzione e che ogni programma venisse sfruttato come occasione per far conoscere meglio la struttura e la Basilicata. IL CVL fa già la sua parte ma c’è ampio margine per un maggior impegno delle istituzioni locali su moltissimi aspetti, a cominciare dalla segnaletica stradale che sembra ignorarne la presenza e non agevola il raggiungimento del sito.

Il CVL è un unicum educativo ed esperienziale che l’attenzione socio-istituzionale può rendere ancora più attrattivo,  a beneficio anche di Policoro e della Basilicata.

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