CANDIDATURA ALIANO  2027

Il 25 febbraio sono iniziate le presentazioni alla Commissione di valutazione dei dossier per le Candidature a Capitale Italiana della Cultura 2027. Un appuntamento importante che conclude una lunga fase di definizione e messa a punto di un progetto culturale di ampio respiro, significativo a livello nazionale ed internazionale. Il Dossier è un documento che deve essere articolato ma essenziale, chiaro e convincente, per superare la prima selezione ed accedere poi all’incontro argomentativo. Oltre al titolo, nel dossier sono indicate le finalità, obiettivi e contenuti del progetto culturale; il cronoprogramma delle attività previste; gli organi incaricati dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati; dati economico-finanziari.

Per la Capitale 2027 sono state presentate 17 candidature e, dopo una prima selezione, l’apposita commissione giudicatrice del MIC- Ministero della Cultura, sono rimaste in lizza 10 comunità: Alberobello (Bari), Aliano (Mt), Brindisi, Gallipoli (Le), La Spezia, Pompei (Na), Pordenone, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza (Av), Savona.

Aliano, il piccolo comune del materano di 868 abitanti, ha presentato il dossier della sua candidatura nella sala Spadolini del MIC, Ministero della Cultura. E malgrado sia la terza volta che Aliano sfida città cariche storia, arte, con grandi attività culturali, possibilità economiche ed eventi, l’appuntamento è sempre emozionante sia per la diversità dei commissari che dei concorrenti.

Per la candidatura del 2027 è stato preparato il dossier ALIANO. Terra dell’altrove, un documento redatto in sostanziale continuità con quello della precedente candidatura nel 2021 (ALIANO. Sguardi Oltre Confine) che dà l’idea di un cantiere aperto di opere ed iniziative per creare il contesto di un futuro diverso, più vivibile per i residenti, attrattivo per nuovi soggetti e di stimolo per altre realtà delle aree interne desiderose di un nuovo protagonismo.

Prima della presentazione al MIC, il sindaco di Aliano ha svolto presentazioni in varie città italiane, tra le quali Roma, dove il 17/2 ha avuto luogo un bell’evento in due fasi e due sedi diversi: la casa delle Culture e Il Mercato Centrale, con una affollatissima celebrazione della enogastronomia accompagnata da esecuzioni live di musica contemporanea. Un mix di tradizione ed innovazione esemplificative dell’essenza del progetto “Aliano. Terra dell’Altrove”.

Tra le dichiarazioni fatte dal sindaco nella occasione, segnaliamo queste: “…La candidatura di Aliano a Capitale Italiana della Cultura 2027 si inserisce in un percorso che ha visto negli ultimi anni una piccola comunità lucana crescere e misurarsi con le dinamiche di sviluppo economico, sociale e culturale in Italia e all’estero”

siamo orgogliosi di essere nella short list perché è il riconoscimento del valore del nostro messaggio culturale: superare il vittimismo delle aree interne per costruire con fiducia e slancio il futuro dei luoghi e della comunità di Aliano, terra dell’altrove”.

L’incontro del 25 è stato interessante ed emozionante, sicuramente per i relatori ma anche per i partecipanti che seguono da tempo con grande partecipazione la continua evoluzione di una comunità che, con il supporto delle istituzioni regionali, è ora il simbolo di comunità che utilizzano la cultura come leva di rigenerazione socioeconomica. La crescita continua delle attività culturali (esemplificata dai 12 contenitori culturali ora presenti) è uno degli elementi fattuali che dimostrano la sperimentata capacità di Aliano di gestire grandi eventi (come le decine di migliaia di visitatori nei 5 giorni delle kermesse La Luna e I Calanchi); di relazionarsi con grandi istituzioni letterarie, dell’arte e anche di valorizzazione delle tradizioni (come la rete di grandi Carnevali Italiani).

Il programma di iniziative che già oggi hanno luogo nei vari mesi dell’anno è articolato nell’arco dell’anno per il rispetto di tradizioni ma anche per la scelta di destagionalizzare gli appuntamenti evitando l’affollamento delle strutture ricettive. 

Un tema quest’ultimo emerso nell’incontro di presentazione e che è stata anche l’occasione per ricordare la centralità di Aliano, paese a mezz’ora di distanza o poco più da località in cui vi sono un totale di 24.000 posti letto. 

Oltre a questi elementi di logistica il progetto interessa anche aspetti di grande rilevanza simbolica e sociale, come sottolineato da Annalisa Percoco: telemedicina; attenzione alle donne; bilancio di sostenibiltà ambientale degli eventi alianesi; ecc.

Altro tema di rilevante interesse espresso nel dossier ma emerso anche dalle domande della Commissione è quello del coinvolgimento degli altri comuni e della mobilitazione di altri istituzioni regionali.

Per il primo punto, la presenza dei numerosi sindaci è stata la conferma della validità delle affermazioni del Sindaco De Lorenzo nel suo appello finale alla Giuria…” dopo aver chiusi i cantieri della sfiducia, n/s candidatura vuole portare l’attenzione nazionale/internazionale sull’Italia interna desiderosa di fornire il proprio contributo ad una cultura di ampio respiro, non più centrata solo su Carlo Levi, …”.

Per quel che concerne le istituzioni regionali, rilevanti sono stati gli interventi dei rappresentati della Giunta regionale, l’assessore all’Ambiente, al territorio e all’Energia, Cosimo Latronico che ha ricordato gli investimenti regionali destinati alla rigenerazione urbana di Aliano (4 milioni di € per strutture materiali ed immateriali), funzionali alla vivibilità nel paese ma anche funzionali allo svolgimento di programmi da Capitale della Cultura.

Gianpiero Perri, Dirigente del Gabinetto del Presidente Vito Bardi, dopo aver premesso che “Aliano racconta un pezzo della realtà italiana”, ha ricordato che la Regione è impegnata nel finanziamento di infrastrutture ed attività produttive (come indicato dall’assessore Latronico) ma anche di iniziative di promozione del territorio, potenzialmente sinergiche con questa candidatura. Ad es., promozione da parte della Lucana Film Commission-LFC (rappresentata in sala da Margherita Romaniello) dei Calanchi di Aliano e dintorni presso produttori e filmmaker oppure come la nuova iniziativa Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, la cui candidatura sarà portata avanti da Antonio Nicoletti, Direttore della fondazione Matera 2019, anche lui presente in sala. Una citazione assai pertinente per confermare la voglia del recupero di centralità da parte della Basilicata, imposto dalla geografia ed incoraggiato anche dai flussi turistici in aumento. Infatti, di mentre in Italia si registra una leggera contrazione delle presenze in molte destinazioni storiche, la Basilicata interessa un sempre più viaggiatori interessati a scoprire il paesaggio e le comunità dell’Italia Nascosta.   

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. Alla città vincitrice verrà assegnato un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare le iniziative e gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura”.

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