CHIUSA/Klausen: vivibilità, cultura ed accoglienza

Sommario

Chiusa è uno dei 5 paesi dell’Alto Adige incluso nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Con Castelrotto, Egna, Glarenza e Vipiteno ha in comune le bellezze naturali, una storia importante, belle architetture, profumi e sapori che deliziano cittadini e visitatori, un’alta qualità della vita determinata non solo dal buon livello di reddito ma anche dal funzionamento dei servizi pubblici, dal civismo, dalla pulizia, dalla bellezza diffusa dentro e fuori le abitazioni, dalla passione per le cose fatte bene.

Queste qualità sono integrate da quelle specifiche di Chiusa, paese con poco più di 5.000 abitanti collocato lungo la via degli imperatori e dei viaggiatori del Gran Tour (vi ha soggiornato Dürer e vi sono transitati Goethe, Mozart): un ricchissimo patrimonio di arte antica e contemporanea che le hanno meritato l’attributo di cittadina degli artisti. Insieme alle sue frazioni di Gudon, Lazfos e Verdignes vive una condizione di benessere per la laboriosità e le competenze degli abitanti, l’attenzione istituzionale alla buona vivibilità per i residenti, i proventi dalle produzioni artigianali, agroalimentari e turismo.

Un turismo attratto dal patrimonio artistico, dalla grande professionalità ed assenza di approssimazione nell’accoglienza, dalla bontà della sua ristorazione e dalle belle atmosfere.

Malgrado il lavoro duro, specie lungo i pendii di montagna, non c’è spopolamento.

1 - Il Comune

Chiusa/Klausen (BZ) è formata da 4 frazioni con un totale di 5.196 abitanti (il 7,6% stranieri e un’età media di 41 anni). Dato senza significativi cambiamenti in un decennio.

Per la natura ed il paesaggio, pochi luoghi offrono tanti contrasti in uno spazio così ristretto: la cittadina di Chiusa nella Bassa Valle Isarco (di cui rappresenta il cuore) mentre le frazioni di Gudon, Lazfos e Vergignes sono collocate nei versanti soleggiati lungo i pendii coltivati a vigneti terrazzati ed i castagneti. Alle belle frazioni con chiese e castelli, si aggiungono masi incastonati tra rocce, prati e le distese delle malghe. Visioni paesaggistiche e colori straordinari che, specie nel periodo autunnale del FOLIAGE continuano ad affascinare i pittori che frequentano Chiusa, denominata “la cittadina degli artisti”.

Per Chiusa passa la vecchia statale del Brennero e, oltre alla stazione ferroviaria, c’è anche l’uscita dell’autostrada del Brennero che corre a mezza costa della parete sovrastante l’Isarco. Insomma è su uno dei corridoi più affollati d’Europa per il transito di uomini e merci.

Ma è anche attraversata o è prossima a importanti vie del turismo: oltre alle ciclabili, il Sentiero delle Castagne e la Strada del Vino (che, anche se non ufficialmente, parte dall’Abbazia di Novacella, a Bressanone, prosegue verso Bolzano da cui inizia la Weinstrasse ufficiale) con comuni belli e dinamici con i quali collabora e compete valorizzando i suoi punti di forza e perfezionando le cose ordinarie.

2 - Punti di forza di Chiusa

2.1 - Patrimonio artistico

La sua lunga storia fornisce memorie ed architetture di grande bellezza che Chiusa ha saputo preservare dal degrado e di cui favorisce la fruizione. Infatti, le opere che elencheremo sono APERTE e fruibili senza le difficoltà di accesso ricorrenti nei piccoli paesi.
Ecco i principali siti di storia e bellezza artistica di Chiusa:

* CHIESE E CONVENTI: Chiesa gotica dei SS Apostoli, del secondo ’400; la parrocchiale di Sant’Andrea (1494), con i resti di una precedente chiesa di cui sono visibili la Torre del Sacrestano e la Cripta con cappella del 1439; la Chiesa dell’ex Convento dei Cappuccini (1701) con belle pale d’altare.

A queste, nella frazione di Sabiona si aggiungono quelle dello straordinario complesso conventuale fondato nel 1686, raggiungibile a piedi con un sentiero e/o il percorso di una Via Crucis. Nel complesso, vi sono la chiesa ottagonale di Nostra Signora, la Cappella delle Grazie, la chiesa di Santa Croce con magnifici affreschi su pareti e soffitto e la chiesa del monastero con opere di importanti autori. Belle anche le chiese delle altre frazioni.

*Museo civico: oggetti d’arte antica e mostre temporanee

Il Museo Civico si trova nell’ex Convento dei Cappuccini la cui fondazione (nel1699) e la cui dotazione di opere si devono alla generosità della regina di Spagna Maria Anna (1667-1740) che aveva esaudito il desiderio del suo stimatissimo padre confessore, Gabriel Pontifeser (1653-1706), Padre Cappuccino nato a Chiusa. Le principali raccolte sono:

  • il TESORO DI LORETO (nome della cappella in cui erano custoditi gli oggetti). E’ una collezione donata dalla corte spagnola e composta da oggetti sacri, tessili e ceramiche, quadri di notevole qualità e altre opere d’arte, tra le quali l’altare da campo di re Carlo II di Spagna. Sono per la maggior parte lavori di noti artisti italiani, spagnoli e fiamminghi, realizzati nel XVI e XVII

  • Opere della Colonia Artistica di Chiusa. Ricca collezione che dedica uno spazio maggiore ad Alexander Koester (1864 – 1932), tra i più importanti rappresentanti di un gruppo di oltre 300 pittori e scultori che soggiornarono a Chiusa tra il 1874 e il 1914.

  • Mostre di ARTE CONTEMPORANEA. In aggiunta ad iniziative pubblico/private, la Galleria Civica organizza ogni anno cinque mostre temporanee di artisti contemporanei. Tra quelle in atto nel 2024 vi sono le mostre:

“L’arte che cammina. Quando artigianato e arte camminano insieme”. Nata dall’idea dei maestri artigiani della famiglia Delmonego che hanno avuto l’idea di chiedere ad artisti di dipingere le loro scarpe fatte a mano. Con risultati sorprendenti. Artigianato e arte, infatti, camminano davvero insieme in una mostra in cui le scarpe dipinte sono affiancate da varie opere degli stessi artisti/e.

“L’arte a regola d’arte & lana d’artista”. La mostra “L’ARTE A REGOLA D’ARTE”, è un progetto di sviluppo nato dalla collaborazione tra la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e il Museo Civico di Chiusa. Vi sono esposte opere tra le più prestigiose dell’importante patrimonio artistico della Regione, realizzate nel corso di un secolo a partire dal 1900. Queste sono affiancate dal guizzo creativo di tre artisti contemporanei Jakob de Chirico, Irmgard Gamper Delmonego, Markus Moling, un designer Alex Terzariol e quattro giovani del Centro KAOS di Chiusa che hanno reinterpretato artisticamente gomitoli di lana nel progetto LANA D’ARTISTA.

“L’arte nel centro storico”. E’ un progetto che porta le opere di noti artisti nel centro storico di Chiusa. L’iniziativa è in continua crescita, e quest’anno sono ben 29 le vetrine che espongono opere d’arte dello scultore Lothar Dellago, che celebra 70 anni di attività artistica.

* PALAZZI CIVICI. Tra le numerose architetture storiche: Il Municipio, del tardo medioevo; l’ex Residenza del Doganiere, con affreschi che si possono ammirare anche sul muro esterno; l’edifizio dell’ex albergo ZUN LAM con sale affrescate che sono state il luogo di ritrovo degli artisti romantici di fine ‘800 di cui diremo più avanti;

* CASE ED ASSETTO URBANO DEL CENTRO STORICO. Oltre alla diffusa bellezza delle case di tutte le frazioni, il centro storico di Chiusa si segnala per la particolare ricchezza di edifici visibili mentre si percorre il miglio che separa i due parcheggi cittadini. Una affascinante sequenza di palazzi storici, case, chiese, negozi, piazzette, fontane che con le loro tinteggiature, ornamenti infissi ed insegne creano un insieme di eleganze e bellezza.

2.2 - Artigianato

L’arte antica e contemporanea è anche fonte d’innovazione nella lavorazione di prodotti della tradizione: calzature, legno, tessuti. Nel legno, di particolare rilevanza sono i manufatti di Gerard Ploner, che realizza opere di pura fantasia insieme ad oggetti e sculture ispirate dalla natura e dalla tradizione religiosa, incluse alcune stupende imitazioni degli artisti del legno.

Altre opere di grande artigianato si possono ammirare nei 40 diversi negozi gestiti da proprietari che vendono composizioni floreali, prodotti di moda insieme a stupendi costumi tirolesi e prodotti eco-solidali provenienti da tutto il mondo. Particolarmente belli e curati sono i prodotti per gli interni delle case, dagli infissi agli arredi ai tendaggi ed ai piumini per i letti, quest’ultimi venduti in un amplissimo assortimento dai Lambacher, una famiglia di donne produttrici da 2 generazioni. Nell’insieme, un’offerta commerciale di gran gusto e di altissima qualità, sorprendentemente vasta per un piccolo paese.

2.3 - Servizi di accoglienza

Sono un’antica tradizione di Chiusa che ha sviluppato nel tempo la capacità di accogliere anche persone sofisticate e con grandi aspettative come gli artisti e altre personalità. E, al riguardo, si citano spesso i soggiorni e gli incontri conviviali nell’800 degli artisti che nella locanda ZUM LAMM animavano gli antichi locali affrescati, frequentati già dal 1400 da ospiti importanti provenienti da ogni dove. Una tradizione di ospitalità qualificata che prosegue nello storico locale rinominato Walther von de Vogelweide.
Ma oltre ad alcune insegne storiche c’è una grande offerta di posti letto a Chiusa e nelle frazioni, che hanno una grande varietà di prezzi ma sono TUTTE accomunate da una qualità ed un’attenzione all’ospite esemplare.

2.4 - Enogastronomia

Nella valle dell’Isarco il vino rappresenta uno dei prodotti simbolo anche perché ritrovamenti archeologici ne certificano l’uso almeno fin dal 500 a.C. Insieme a quelli di Bressanone, sono i vigneti più a nord d’Italia ed i loro vini si possono conoscere ed ammirare nella bella Cantina dei produttori della Valle Isarco. (www.eisacktalerkellerei.it)

Una struttura che, specie negli interni, non sfigura di fronte alle prestigiose cantine disegnate da archistar lungo La Strada del VINO. (www.suedtiroler-weinstrasse.it)

Oltre al vino, vi sono poi i ravioli della Valle Isarco, speck e salumi tipi tirolesi, canederli, strudel, torte di grano saraceno con mirtilli rossi, marmellate, miele e birra. Si, anche Birra locale prodotta nel piccolo e sorprendente birrificio all’interno del ristorante GASSL BRAU in cui si è accolti dalla vista dalle caldaie di rame, tini della fermentazione e da odori di orzo e malto.

All’entrata del piccolo ristorante-birrificio Gassl Brau c’è un pavimento di vetro sotto il quale scorre un ruscelletto che un tempo serviva a tintori e falegnami per i loro lavori. Mentre l’acqua per la produzione della birra, arriva da una sorgente d’alta quota della frazione di Lanzfons.

2.5 - Eventi stagionali: la "Hygge" in Alto Adige

A Chiusa, come in altri centri della Regione, vi sono eventi legati alla stagionalità ed alle festività (Torggelen e poi Avvento) che creano le atmosfere tipiche della HYGGE il sostantivo delle lingue danese/norvegese (ora in uso anche in Alto Adige) impiegato per definire un sentimento, un’atmosfera sociale, un’azione correlata al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità.

I colori della natura, lo straordinario FOLIAGE di vigneti, castagni ed altre essenze, i sapori delle castagne e del vino novello sono celebrati nel Torggelen/Torchiatura con degustazioni e bevute in date diverse (Chiusa, in tre fine settimane di settembre-ottobre, si trasforma in una osteria all’aperto). Il Torggelen è una delle feste più attese della tradizione popolare, originata proprio nella Valle Isarco, che si celebra gustando i prodotti della stagione insieme a quelli consueti della gastronomia locale. Una mobilitazione sociale ed economica che prosegue poi con i mercatini di NATALE che rendono ancora più magica l’atmosfera nel periodo dell’Avvento.

3 - Comunicazione e documentazione

Le bellezze del patrimonio storico e le eccellenze prodotte dall’impegno di imprenditori e lavoratori vanno divulgate e promosse attraverso una comunicazione che a Chiusa viene fatta con estrema accuratezza attraverso:

  • un ufficio informazione in un bel locale adiacente l’uscita del maggiore parcheggio urbano;
  • un sito Web del comune che ha una sezione molto bella ed articolata dedicata alla vita cittadina ed all’accoglienza (www.chiusa.eu);
  • applicazioni scaricabili su monumenti e percorsi d’arte. Dal 2023 è disponibile gratuitamente l’audioguida che nei 40 minuti del percorso per salire all’imponente Convento di Sabiona, (denominata l’Acropoli del Tirolo) descrive vita monastica, storia e opere d’arte del convento);
  • documentazione a stampa gratuita. Una gamma di importanti documenti gratuiti tra le quali un elegante pieghevole dei negozi e luoghi d’arte di Chiusa ed un magazine di 80 pagine realizzato dalle Cooperative turistiche di Bressanone, Rio Pusteria, CHIUSA, Barbiano, Volturino, Villandro, Naz-Sciaves, Luson; un’imperdibile guida ai Sapori del Maso, con indicazioni di luoghi e prodotti nei masi; ecc.,ecc.

Riflessione: le guide indicano che, a Chiusa & località consorziate, si ritiene utile avere una documentazione cartacea per dare un quadro integrato dell’offerta anche a visitatori non nativi digitali. Ma la sua redazione richiede soldi e competenze non disponibili in un piccolo comune e, quindi, sono necessarie alleanze!

Note conclusive

Le designazioni di eccellenza come I borghi più Belli d’Italia; Bandiera arancione; ecc. sono utili indicatori selettivi ma non esplicitano (comprensibilmente) una graduatoria di eccellenza. Il viaggiatore che investe tempo e denaro negli spostamenti, per decidere ha bisogno di approfondire le specificità dei vari borghi, per scegliere in relazione alle sue preferenze di contenuto e priorità conoscitive.

Chiusa, che per le qualità descritte può andar bene ad una vasta gamma di visitatori, dai sedentari agli iperattivi, ci sembra attrattiva soprattutto per coloro che cercano località con una eleganza non ostentata, che offrono ampi scorci paesaggistici ma anche luoghi raccolti, paesaggi urbani con belle architetture e design elegante, atmosfere gradevoli, allegria senza baccano; operatori dell’accoglienza che si rapportano con i visitatori in modi garbati, concreti ed efficienti.

Queste qualità e caratteristiche sono state percepite nel corso di visite fatte a Chiusa in tempi diversi e studiando materiali pubblici e, pur senza alcuna pretesa di certezza, ci fanno ipotizzare le seguenti strategie competive nel settore del turismo:

  • efficienza amministrativa e qualità dei servizi per avere buoni standard di vivibilità per i residenti, creando il contesto favorevole al…
  • coinvolgimento dei chiusani nel rafforzare l’immagine della cittadina;
  • riconoscimenti e pubblicizzazioni dei luoghi (grandi cantine e/o piccoli masi) in cui gustare il risultato di laboriosità e saperi;
  • sostegno delle tradizioni che incontrano favore di cittadini e visitatori (Torggelen ed altri appuntamenti);
  • investimenti in arte per rafforzare il gusto del bello e continuare ad essere una cittadina degli artisti ma anche mantenendo al centro dell’attenzione la…
  • cura per i dettagli e le cose basilari (servizi igienici per i visitatori, mobilità, ecc)
  • utilizzo delle specificità per competere con altre destinazioni del territorio ma, allo stesso tempo, allearsi con esse su progetti sinergici.
  • ecc, ecc.
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