5.600 abitanti (genzanesi), centro principale dell’Alto Bradano su un promontorio collinare a 550 mt, è quasi equidistante tra Potenza e Matera, rispettivamente, a 55 e 65 km. Facilmente raggiungibile per la prossimità all’autostrada Bari-Napoli ed alla Bradanica, una delle strade a scorrimento veloce che seguono i fiumi lucani.
Di origini antiche (VII-VI sec. a.C.), per le caratteristiche del territorio ai confini con la Puglia, di grandissima estensione (è tuttora il comune più grande della provincia di Potenza), fu una località teatro di eventi storici e assegnato come feudo a diverse famiglie fino al 1806 anno in cui il re di Napoli, Giuseppe Bonaparte, emanò la legge sulla abrogazione della feudalità.
Tracce del passato si trovano in vari edifici: il solitario castello di Monteserico, la chiesa di Santa Maria della Platea, che conserva un’immagine dipinta su pietra del XVII sec., l’antico convento delle Clarisse, fondato nel 1300 ed altre chiese.
Ai margini dall’abitato si può visitare il complesso architettonico “Fontana Cavallina” un vero gioiello realizzato tra il 1865 e il 1893. Il complesso ad anfiteatro è un monumento in stile neoclassico con diverse fontane. A conferirgli un fascino esclusivo è una statua della Dea Cerere (II-III sec. a.C.).
Pregevole è poi il Palazzo De Marinis costruito sul vecchio castello ed oggi sede del Municipio.
Tra le dimore storiche ancora private e in eccellente stato di conservazione, Palazzo dell’Agli lungo il viale che conduce alla chiesa di Maria SS. delle Grazie.
Nel convegno di Roma il proprietario Carlo dell’Agli ha illustrato le immagini del Palazzo un esempio di dimora signorile tipica di inizio ‘800 con un giardino all’italiana. Al piano terra: androne e cortile sul quale affacciano i servizi, depositi alimentari, rimessa delle carrozze, stalla e scuderia per i cavalli. Al piano superiore: abitazione padronale, con due accessi da un ballatoio servito da una doppia rampa di scale e le due ali del palazzo che si uniscono nel grande salone degli specchi di 90 mq.
Il Palazzo, rimasto sempre nella proprietà della Famiglia dell’Agli, è utilizzato oltre che per uso familiare, come sede di convegni, manifestazioni, set cinematografici.
L’edificio è poi aperto al pubblico nelle giornate del FAI e di speciali occasioni.
La illustrazione delle molteplici, defatiganti iniziative messe in atto dalla proprietà per fare di questa dimora storica non solo un testimone del passato ma anche un contenitore fruibile, attrattivo per utenti che possano generare le risorse e le motivazione per mantenere il Palazzo in efficienza contribuendo a fare di Genzano di Lucania una destinazione del cosiddetto turismo esperienziale. Insieme naturalmente ad altri fattori di attrattività culturali, paesaggistici ed enogastronomici.
In un paese come l’Italia con una tale quantità di storia e bellezza diffusa, l’aumento di attrattività di ogni specifico borgo sarà funzione di una molteplicità di contributi. Con i 700 visitatori Fai dello scorso anno, Palazzo dell’Agli ha sicuramente offerto un importante contributo di visibilità e, soprattutto un incoraggiamento alla famiglia proprietaria di proseguire in sforzi onerosi sul piano economico ma anche organizzativo ed emotivo.