Sommario
La Cineteca Lucana, l’accumulo di meraviglie realizzato da Gaetano Martino e gestito con l’aiuto della moglie Delia De Rosa e del figlio Hanry, è una delle più importanti raccolte al mondo sulla storia delle immagini in movimento che riempiono fino all’inverosimile tre edifici ad Oppido Lucano.
Questo prezioso insieme di oggetti, documenti e pellicole accumulati nel tempo, è il patrimonio della Cineteca Lucana costituita nel 1997 come Associazione culturale senza fini di lucro, con lo scopo di salvaguardare, tutelare e valorizzare il patrimonio cinematografico ed audiovisivo nazionale ed estero mediante la conservazione, la fruizione di fondi, pellicole e documenti, la collaborazione con cineteche ed istituti culturali e la partecipazione a mostre e rassegne cinematografiche.
La Cineteca è già nota a istituzioni e cineasti ma comincia ad esserlo anche tra i cinefili, grazie all’informazione avviata dal compianto giornalista Rocco Brancati ed integrata poi da iniziative di entità socio-culturali come il bell’evento svolto all’Associazione dei Lucani a Roma il 29/9/2023. Un incontro che è stato anche un’occasione per la verifica di congruità dei dati pubblicati un anno fa, dopo una visita ad Oppido Lucano.
In un breve e significativo intervento, Margherita Romaniello, neo Presidente della Lucana Film Commission, ha indicato i grandi cambiamenti ed il dinamismo che caratterizza l’industria del cinema/audiovisivo, segnalando le sfide per le istituzioni ed operatori ma anche le opportunità per strutture come la Cineteca Lucana.
Opportunità che, però, la Cineteca L. potrà cogliere solo se avrà aiuti concreti e non più solo parole di apprezzamento…, per evolvere da eroica avventura familiare a risorsa per la cinematografia ed il territorio.
Cinema/Audiovisivo: settore industriale in cambiamento
Per la sua natura e rilevanza, l’industria cinematografica è un settore molto dinamico che, come ha sottolineato Margherita Romaniello, neo Presidente della Lucana Film Commission-LFC, è caratterizzato da grandi novità nei generi, nelle tecnologie, nel modo di raccontare i territori insieme alle storie, nei luoghi di fruizione (non solo le sale, che in parte stanno ritornando al centro della vita sociale di giovani e adulti), ecc.
Attualmente l’Italia registra un grande fermento e, oltre al pieno impiego di Cinecittà, è un grande set a cielo aperto con produzioni/coproduzioni nazionali, europee, hollywoodiane e indiane (bollywoodiane).
Un’intensità produttiva che rappresenta una buona opportunità per autori e sceneggiatori di cinema e serie tv che hanno spesso la difficoltà di trovare persone competenti ed innovative indispensabili alla realizzazione di opere di successo. Infatti, per fronteggiare la concorrenza di altri paesi, non bastano la storia del passato, le idee creative, bellezze architettoniche e paesaggistiche, ma sono necessari alti livelli di competenze per realizzare in modo efficiente film eccellenti. Tra le novità destinate ad avere grande importanza vi è l’Intelligenza artificiale che è anche la causa del perdurante sciopero degli sceneggiatori ad Hollywood perché timorosi della sua potenziale minaccia sia nella sceneggiatura che nella creazione di immagini. Un interessante esempio pratico della problematica è stato mostrato ai partecipanti all’incontro di Cinemadamare del 19/10 nel corso della Festa del Cinema 2023 a Roma, dove sono stati proiettati due brevi filmati, di cui uno fatto con l’AUSILIO dell’IA (con il pubblico invitato a capire quale dei due avesse utilizzato l’AI).
Lo sviluppo di competenze è quindi un problema sempre più rilevante per la produzione e complesso da realizzare in assenza di docenti all’altezza delle novità e dei requisiti dell’industria cinematografica. Tra le iniziative italiane più importanti vi sono scuole di alta formazione come:
- il LuceLab, creato da Cinecittà insieme all’Archivio Luce, in collaborazione col Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Fondazione Maxxi, Associazione Italiana Scenografi, Costumisti e Arredatori (ASC), Rainbow CGI (studio d’animazione in 3D più grande d’Italia). E’ un progetto PNRR che prevede programmi da realizzare tra il 2022 e il 2026, finalizzato allo sviluppo di una strategia nazionale per la formazione audiovisiva di alto livello e ad ampio respiro
- l’Anica Academy, scuola italiana di alta formazione per il cinema, l’audiovisivo e i media, che dal grande schermo alle nuove piattaforme interattive, offre un percorso formativo completo curato da esperti dell’intrattenimento mondiale. La scuola è stata creata dall’associazione delle industrie italiane del cinema e dell’audiovisivo (l’ANICA, che ha conferito film e documenti alla Cineteca Lucana) in collaborazione con società di produzione (le italiane Medusa Film e Rai, la francese Gaumont, le americane Paramount e Netflix) e distribuzione (la romana Vision Distribution).
Si tratta di iniziative fatte dai protagonisti della cinematografia mondiale che con il loro impegno certificano la rilevanza della formazione. Un’attività certamente coerente con il materiale e le finalità della Cineteca Lucana, Associazione che ha lo scopo di salvaguardare, tutelare e valorizzare il patrimonio cinematografico…, collaborando con …istituti culturali…
Valore per i territori
A queste iniziative nazionali si aggiungono quelle delle Regioni che, sempre più consapevoli dell’importanza economico-sociale e d’immagine delle produzioni cine-televisive, definiscono incentivi e strategie per attrarre produzioni di prestigio.
Strategie affinate nel tempo capitalizzando sulla propria esperienza ma imparando anche dai successi altrui. Infatti, nella scelta dei luoghi di ripresa (location), hanno molta importanza gli incentivi economici, affidabilità e competenze dei fornitori, strutture storiche, clima, natura e paesaggi, ma sono spesso decisive anche specificità virtuose come ad es.:
- conoscenze e prodotti. In Toscana, le Manifatture Digitali Cinema di Prato e Pisa hanno adattato al settore cine-audiovisivo alcuni punti di forza dei rispettivi territori (sartoria e nuove tecnologie). Oltre a offrire alle produzioni audiovisive in un solo ambiente gli spazi/servizi necessari (uffici, sale casting, sale costumi, camerini con servizi e docce, sale trucco e sale proiezioni), le Manifatture hanno introdotto le cosiddette botteghe di alta specializzazione che, spirate al modello di bottega rinascimentale, offrono a chi fa cinema la possibilità di “imparare facendo”
- sperimentazione d’innovazione nel modo di girare in esterni, usando modalità rispettose dell’ambiente. Il disciplinare del GreenFilm Reseach Lab, messo a punto con la partecipazione della Trentino Film Commission e sperimentato nelle riprese di serie televisive di successo, è diventato una best practice europea.
Sono solo alcuni casi di eccellenza ma indicativi della immaginazione che si adopera nell’arricchire l’offerta per essere scelti dai produttori di audiovisivi.
Tra i benefici per i territori connessi all’industria del cinema vi è il cineturismo. In Italia come altrove, le produzioni cinematografiche rappresentano un mezzo straordinario per comunicare la bellezza dei territori e secondo le stime, sono circa 1 milione e 400.000 le presenze degli appassionati che soggiornano nei luoghi delle riprese. Una quantità importante anche se minore rispetto a coloro che si recano negli stessi posti per poche ore, stimati in 11.600.000 (di cui il 34% stranieri).
La Basilicata è 5^ tra le regioni che ospitano più frequentemente set cinematografici (Puglia, Alto Adige, Trentino, Veneto, Basilicata e Piemonte) ed ha varie località, oltre a Matera, di cui il cinema ha mostrato la bellezza rendendole destinazioni interessanti per viaggiatori che preferiscono itinerari meno battuti
https://www.iborghilucani.it/ciak-si-viaggia-i-luoghi-del-cinema-come-destinazioni-di-viaggio/
E va dato atto all’APT Basilicata di aver dedicato da tempo grande attenzione al cineturismo pubblicando alcuni anni fa un primo volumetto dal titolo Ciak, si Viaggia, con schede sui singoli luoghi di riprese fino al 2017. Seguito poi nel 2022, da un secondo volume con notizie sui luoghi in cui sono stati girati 17 nuovi film (incluso l’ultimo 007: No time to die).
Sono novità rilevanti per la Cineteca Lucana?
Si, lo sono certamente. Nel contesto dei dati richiamati, la custodia e l’accesso alle memorie presenti nella Cineteca Lucana sarà un servizio necessario perché il cinema diventa più anziano e, quindi, il patrimonio che fa di Oppido Lucano una capitale mondiale della storia del cinema, acquista valore e la fruizione dei suoi materiali può dare vantaggi economici oltre che prestigio.
Per sfruttare le opportunità, sarà utile non solo per la Cineteca ma soprattutto per le istituzioni ed i leader di opinione, concentrarsi su strategie praticabili evitando soluzioni ideali ma irrealizzabili.
Tra le cose irrealizzabili c’è la costruzione di un contenitore polifunzionale per mostrare ed utilizzare i materiali accumulati ad Oppido L.: museo espositivo, cineteca, biblioteca, auditorium, centro incontri e socializzazione (quindi anche bar e ristorante, come in tutti i nuovi musei).
Infatti, i nuovi musei sono progettati non solo per celebrare la funzione ed i contenuti ma anche per cambiare la natura ed il destino dei luoghi urbani. I casi di questa strategia sono evidenti soprattutto in decine di moderni contenitori culturali realizzati non riallestendo palazzi storici ma costruendo nuovi edifici in aree periferiche o socialmente marginali. Tra le decine di casi: i luoghi della musica ad Amburgo, Oslo, Parigi, Roma, ecc…; il 2° museo del Cinema di Amsterdam, i musei d’arte a Berna, Oslo, Roma, ecc…, ecc..).
Strategia delle cose fattibili a breve
Soluzioni spesso strabilianti progettate da archistar che hanno richiesto anni ed investimenti enormi, non alla portata dell’economia nazionale e regionale. Quindi per la Cineteca, al di là del valore del contenuto, è più saggio concentrarsi su una strategia di piccoli passi nella valorizzazione del suo patrimonio: riordino del materiale; consultazioni e ricerche di documenti; visione di filmati; proiezioni ed eventi sul cinema; esposizione delle apparecchiature in luoghi di prestigio.
Ma è solo un elenco generico di possibilità. Sicuramente, la Cineteca Lucana, le istituzioni nazionali e regionali, hanno maggiori elementi per formulare ipotesi di azione realistici. Tra le ipotesi di scuola, coincidenti con varie attività in essere:
- potenziamento della digitalizzazione dei documenti avviata con fondi MiC;
- rapporti con organismi importanti (Cineteca di Bologna, Festival del Cinema), mostre di materiale selezionato in luoghi prestigiosi come quella presso il Museo Nazionale Etrusco di Valle Giulia, a Roma, ecc;
- verifiche della concretezza dei segnali di buone intenzioni espressi dalla Regione Basilicata e da sue Agenzie: APT e soprattutto, LFC. Un loro impegno produrrebbe un effetto stimolante su istituzioni locali (ANCI, Comuni, Gal, UNPLI, ecc.) che appaiono distaccati se non indifferenti…;
- stimolare Regione/agenzie Regionali ed UNIBAS a coinvolgere la Cineteca Lucana nei percorsi formativi/esperienziali di partecipanti a corsi di alta formazione sul Cinema. Potrebbero essere iniziative immersive e di durata breve (una settima, un mese, un trimestre tipo summer school) che, per la parte svolta in situ, ad Oppido L. e altrove, avrebbero anche un effetto psicologico importante sulla vita sociale di borghi che verrebbero animati dalla presenza di giovani (preferibilmente di varie nazionalità, per un cinema che parla al mondo…) e che potrebbero beneficiare della loro capacità di far circolare in rete informazioni ed emozioni vissute nei luoghi lucani visitati. Tra l’altro, l’esperienza di CinemadaMare, invenzione del giornalista lucano de LA7 Franco Rina, dimostra da più di 20 anni la possibilità di fare formazione per il cinema in modo stimolante per giovani di tutto il mondo, che trascorrono una settimana ogni anno in borghi lucani e non solo.
- e altre cose, forse più semplici, percorribili ed importanti…
Ma è importante che non sia solo la famiglia Martino a doversi far carico di cose che sono una potenziale leva di sviluppo per il territorio lucano e per la intera industria cinematografica italiana, una delle maggiori del mondo.