È un paese della Valle dell’Agri, inserito in uno dei più bei contesti naturalistici e ambientali della Basilicata, circondato da una ricca area di uliveti. Si tratta di 36.000 piante molte delle quali secolari, circa 60 piante per ciascuno dei suoi 600 abitanti.
Gli ulivi caratterizzano il paesaggio e la produzione agricola di Missanello, uno dei comuni lucani tra i più rinomati per la produzione di olio extravergine ma il primo in assoluto per produzione da monocoltura: l’oliva majatica che rappresenta l’80% della produzione e ne fanno un prezioso gioiello della cucina locale e lucana in generale. Oltre che un potenziale fattore di vantaggio competitivo considerato il maggior valore commerciale degli oli da monocolture.
Il borgo è dominato dal castello Bernardi di origini medioevali e dal contiguo monastero di Santa Maria delle Grazie interessato da un recente restauro nei suoi ambienti di pregio.
In aggiunta, vi sono dimore che hanno avuto proprietari illustri per la partecipazione ad eventi nazionali e le loro idee progressiste.
Palazzo Alianelli, di proprietà dell’omonima famiglia di magistrati, politici e anche di grandi protagonisti della cultura, come Carlo Alianello (nato a Roma), famosissimo autore di uno dei più importanti romanzi storici italiani “L’eredità della Priora” (Feltrinelli, 1963). Carlo Alianello, scrittore, saggista e disegnatore è ritenuto il capostipite del “revisionismo“ del Risorgimento Italiano.
Una storia di impegno patriottico ha caratterizzato anche i De Petrocellis, proprietari dell’omonimo palazzo collocato nel nucleo storico; il Palazzo consente di immaginare la ”centralità” avuta dai suoi proprietari nella vita civile di Missanello. Come altre famiglie gentilizie, i De Petrocellis furono un riferimento economico nonché di evoluzione civile, culturale e patriottica, specialmente con Rocco De Petrocellis attivo antiborbonico, autore dell’arruolamento di brigate che parteciparono ai moti del 1948. Un impegno civile e professionale proseguito fino agli inizi del ‘900, quando Rosa figlia ed erede designata del medico Giuseppe De Petrocellis sposa l’ing. Claps di Genzano di Lucania portando in dote anche la titolarità del Palazzo.
Il palazzo De Petrocellis-Claps risalente agli inizi del ’700 è stato edificato su un nucleo cinquecentesco: ha quattro ingressi ed è il perno urbanistico da cui si dipartono, stradine, vicoletti, archi, scalinate ed è collegato con terrazzi ad immobili abitativi per i famigli.
Nel convegno di Roma, Celeste Pansardi, dopo alcuni cenni storici del palazzo De Petrocelli-Claps ha citato le varie ipotesi in discussione con imprenditori ed istituzioni per l’uso dell’immobile come un contenitore storico nel quale collocare in modo stimolante ed economicamente sostenibile iniziative legate alle tradizioni ed saper fare del territorio.
La storia, la cultura, i prodotti della terra, la gastronomia sono oggetto della manifestazione “Missanello: incontro a Missanello su cultura e sviluppo economico”. Prendendo spunto dalla pubblicazione di una raccolta di poesie di Pasquale Cataldi è uscito a fine ottobre 2019 con la prefazione di Celeste Pansardi. Un evento interessante ed emblematico dei problemi ma anche delle potenzialità di speranza che pure vi sono, a saperle cogliere e valorizzare.
Il libro Immagini di un borgo antico attraverso la poesia (DiBuono Edizioni, 2019) di Pasquale Cataldi è un’opera i cui versi forniscono immagini dei paesaggi e ambienti urbani e ricostruiscono la memoria storica di usi e costumi di Missanello e allo stesso tempo anche di altri borghi del circondario, diventando quindi una mappa socio-culturale di una vasta area della media-alta Val d’Agri. E questo perché Pasquale Cataldi non è un letterato che descrive con nostalgia e rimpianto luoghi natii da un confortevole altrove come capita spesso di leggere in libri “compassionevoli o nostalgici” sui luoghi di origine.
Ma è un agricoltore-poeta che malgrado le tante partenze è rimasto sul territorio non a contemplarne il declino ma operando per impedirne la desertificazione, la scomparsa di attività e di competenze e lavorando concretamente perché a Missanello non si spenga la speranza.
Le sue poesie sono riflessive, a volta tristi ma non disperate come emerge dalla loro lettura e come i numerosissimi partecipanti all’incontro hanno potuto ascoltare dalla voce bella e partecipe di Maria Pia Papaleo, attrice e regista teatrale.
Ritornando al convegno in associazione, il Sindaco di Missanello Filippo Sinisgalli ha fatto il punto sul progetto all’attenzione non solo sua ma anche di altri borghi della Val d’Agri la possibile destinazione d’uso di un immobile storico da adibire ad uso culturale e socio economico finalizzato alla valorizzazione e promozione di una filiera alimentare dell’eccellenza con prodotti come la majatica per Missanello e di altri prodotti di eccellenza dei paesi limitrofi (olio extravergine, vini e non solo).
Progetto ambizioso, interessante e sicuramente utile se si rafforzerà la convergenza di intenti tra una pluralità di istituzioni, un fattore arduo da concretizzare e che ha un valore maggiore perfino degli incentivi economici che potrebbero venire da provvedimenti regionali, nazionali o europei.
Essendo migliaia i borghi in cerca di rilancio, nel convegno di Roma è stato ricordato che le speranze più concrete di contrastare la decadenza si fonda sulle capacità dei singoli borghi di elaborare una propria specifica strategia di sopravvivenza e rilancio e poi di affrontare insieme ad altri il difficile compito di avviare azioni efficaci di marketing territoriale.