Roccanova è un paese di circa 1800 abitanti, sorge a 650 slm su un dosso tra il fiume Agri e il fiume Sinni.
Una caratteristica del territorio è la grande diffusione di vigneti che fanno di Roccanova una “città del vino” con il suo rinomato “Grottino di Roccanova” Dop, che sembra sia addirittura citato nel trattato “Naturalis Historia” di Plinio. Con notevoli potenzialità organolettiche esaltate dalla conservazione in grotte, alcune delle quali risalirebbero al 1700.
Il panorama è caratterizzato nella parte meno elevata della collina da vigneti, mentre intorno al paese e nella parte più alta della collina prevalgono i boschi.
La proprietà delle vigne è molto frammentata ma la produzione certificata del grottino è fatta da sole 5 aziende, alcune delle quali con un crescente export all’estero grazie al buon rapporto qualità-prezzo.
Tra le aziende produttrici alcune hanno anche la certificazione Bio.
Tra gli edifici religiosi, di notevole rilievo è la chiesa di San Nicola di Bari del XV sec.
Le dimore storiche si trovano nella parte antica di Roccanova che conserva la sua originaria struttura medioevale con due edifici di buona fattura: Palazzo Fortunato e Palazzo Mendala.
Nel convegno di Roma del 21/2 si è parlato in particolare di Palazzo Fortunato (XIX sec.), dichiarato nel 1995 bene culturale con “vincolo monumentale” nel corso dell’intervento del suo proprietario Paolo Continanza, tra i soci fondatori dell’ADSI Basilicata.
Continanza ha ricordato le motivazioni per la rilevanza storica e strutturale di Palazzo Fortunato, a Roccanova. Un immobile con vincolo monumentale per essere un interessante episodio dell’architettura del XIX secolo e per essere testimonianza di un lascito culturale della Famiglia Fortunato, membri di quella parte della borghesia che ha contribuito allo svecchiamento della cultura produttiva e sociale del territorio. Una connotazione comune a molte famiglie borghesi pre e post unitarie, che gli studi della moderna storiografia hanno consentito di scoprire e rivalutare nel ruolo anche positivo di motori si sviluppo socio economico.
Paolo Continanza, ha anche ricordato il faticoso avvio dell’attività congiunta tra proprietari di dimore storiche che ha portato alla costituzione di ADSI Basilicata, che lo annovera tra i fondatori.
Con riferimento ai temi del convegno: il possibile riuso di Dimore Storiche lucane a in chiave di sviluppo dei borghi di riferimento, la incertezza sulla possibile destinazione dell’immobile che necessita di restauro, resta un problema di non imminente soluzione.
Anche se, la qualificazione di Roccanova nel mercato del vino potrebbe far ipotizzare quelle combinazioni tra architetture di pregio e promozione enogastronomica che caratterizzano il settore in tutto il mondo. Attraverso il riuso, previo restauro, di strutture storiche oppure la creazione ex novo di monumenti architettonici disegnati da archistar, che firmano le sempre più celebrate e visitate cantine d’autore.