Dopo lo svolgimento dell’Assemblea di rendiconto 2017 ha avuto inizio l’incontro su Ron Galella, fotografo statunitense con origini a Muro Lucano (PZ), considerato il paparazzo più famoso del mondo ed un pioniere del genere.
Come dimostrato dalle immagini in esposizione e da quelle proiettate nel corso della serata, le sue foto non sono semplicemente una documentazione per la cronaca ma scatti che catturano l’anima dei personaggi, realizzando immagini che devono la loro bellezza alla spontaneità ed all’immediatezza. Ron è stato infatti particolarmente bravo nel ritrarre personaggi in pose rilassate e naturali. Per queste caratteristiche, le foto di Galella, pur nate nell’ambito della cronaca, sono sopravvissute ad essa.
Galella è diventato fotografo in modo occasionale durante la Guerra di Corea. Terminato il servizio militare ha proseguito l’attività in modo naturalediventando paparazzo, cioè un fotografo d’azione.
Ma le sue foto sono anche un omaggio alla bellezza, non solo nei ritratti attenti e misurati fatti per es. a Silvana Mangano ma anche in molti degli scatti rubati come si potrà vedere nelle immagini proposte.
Oltre ad alcune bellissime foto, giunte dal Consiglio Regionale per essere esposte in occasione dell’evento, sono state proiettate immagini e video contenenti sue dichiarazioni rilasciate anche in occasione del suo ultimo viaggio in Basilicata commentate da Luigi Scaglione, coordinatore del Centro per i Lucani nel Mondo Nino Calice e della Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio Regionale.
Le opere e le vicende di Ron Galella sono state presentate dall’avv. Maria Rosaria Galella, parente del fotografo. Maria Rosaria, nostra associata, ha innanzitutto riferito della telefonata intercorsa alcuni minuti prima con lo stesso Ron Galella, nel New Jersey (USA). Nella conversazione, oltre a rinnovare i saluti e i ringraziamenti per l’iniziativa (già espressi via mail e da noi pubblicati sulla pagina Facebook dell’Associazione), Ron Galella ha parlato degli aspetti giudiziari della sua attività che non ha riguardato aspetti risarcitori, ma soprattutto il rapporto tra diritto di informazione e quello alla privacy. Cose che hanno fatto giurisprudenza negli USA.
In occasione della sua visita a Muro Lucano e del conferimento del riconoscimento di “Lucano Insigne”, venne allestita nel museo di Palazzo Lanfranchi a Matera una grande mostra fotografica di 70 gigantografie in bianco e nero, seguita da un altra a Rionero in Vulture.
Quella di Ron Galella, che vive e lavora nel New Jersey (USA), è la storia di una vita avventurosa che merita di essere conosciuta. Alcune delle sue celebri immagini sono universalmente note ma non lo sono altrettanto le circostanze e le controversie derivanti da molti dei suoi scatti. Storia davvero avvincente quella della sua vita idealmente ricollegabile a quella di altri lucani illustri emigrati di cui abbiamo parlato nel passato insieme a Renato Cantore, Rocco Petrone e Charles Paterno, tra gli altri.
Sul tema dell’emigrazione c’è stato anche un breve ma interessantissimo intervento del prof. Sommario che ha parlato delle sue ricerche che sta conducendo presso l’Università Cattolica di Milano.
Nel corso della serata sono stati mostrati 4 libri fotografici, molti di Ron Galella. La più nota delle sue opere è “Jackie My Obsession“ che esprime nel titolo ciò che Jacqueline Kennedy rappresentava per lui ma anche quello che Ron Galella era diventato per lei una ossessione a causa di appostamenti e inseguimenti sfociati in azioni legali al termine delle quali Galella fu condannato a non avvicinarsi a meno di 15m.
Insieme alle foto esposte (ciascuna delle quali con lettera autenticata dal fotografo davanti al notaio e per questo del valore di più di 2.000 € l’una!), il Consiglio Regionale della Basilicata ha inviato la elegante brochure Italian Icons, con un breve testo istituzionale e intensi ritratti di personalità dello spettacolo italiane.