Un Palazzo della Cultura per la crescita del paese

1 - Il paese e la dotazione artistica

Castronuovo Sant’Andrea è uno dei paesi del Parco Nazionale del Pollino con meno di 1000 abitanti, dove lo spopolamento e l’emigrazione sono un fenomeno che preoccupa perché le difficoltà economiche deteriorano la vivibilità e mettono a rischio la coesione sociale.

Il nome “Sant’Andrea” è un richiamo al suo passato, all’asceta Andrea Avellino della Congregazione dei teatini, natovi nel 1521 e oggi venerato in tutto il mondo. Un passato testimoniato anche dalle chiese, dall’impianto medioevale nella parte sovrastante il fosso Manca, dall’imponente Palazzo Marchesale al centro dell’evento che descriviamo. A ridosso del nucleo storico, si è introdotti all’arte moderna dalla scenografica Piazza della Libertà con la bellissima ringhiera disegnata da Pietro Consagra (tra i massimi scultori dell’astrattismo) ed altre opere di altri artisti frequentatori di Castronuovo: Josè Ortega, Bruno Conte e Mino Maccari.

Oltre alla piazza, il patrimonio di bellezza artistica e culturale è rappresentato dal:

  • MIG-Museo Internazionale della Grafica, con opere per leggere il passato dell’arte moderna (Degas, Renoir, Matisse, Bonnard, Picasso, Mirò) per comprendere il presente (Maccari, Melotti, Marino, Accardi, Azuma, ecc. ecc.);
  • museo-atelier Guido Strazza per la calcografia e di Kengiro Azuma per la grafica;
  • le Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” –con oltre 80.000 mila volumi e 1350 fogli dei più importanti artisti contemporanei. Quest’ultimo aspetto, come ha ricordato Appella nel corso della presentazione introduttiva, ne fa un polo culturale di enorme interesse per studiosi che avranno necessità di “vedere” i fogli originali. Significativa al riguardo frase ispirata dalla sua esperienza:…lo storico dell’arte si misura per la quantità di km. che ha nelle gambe!

Questa mobilità verso luoghi di consultazione di documenti unici, potrà crescere in futuro con l’aggiunta prevista dei “fondi” bibliografici che molti artisti stanno trasferendo alla Biblioteca Alessandro Appella ritenendola idonea alla loro custodia e fruizione. Questo insieme di libri, opere ed attrezzature sono stati ora trasferiti dagli spazi in cui erano collocati alle sale del Palazzo Marchesale.

Ma a Castronuovo SA, grazie all’incessante attività degli Appella, ci sono altre strutture ad arricchire il patrimonio di storia, tradizioni, fede, arte e bellezza:

  • il museo della vita ed opere di Sant’Andrea Avellino;
  • il Museo diffuso con i 50 presepi della Collezione Vanni Scheiwiller.

Nel corso degli anni, queste strutture sono state il riferimento di variate iniziative svolte con artisti e personalità della cultura internazionale: mostre d’arte, arredi per le ricorrenze religiose, convegni (come le Giornate della Cultura, svolte per decenni nella seconda metà d’agosto a Castronuovo Sant’Andrea. Quando la variegata comunità di grandi artisti, estimatori ed Amici di “Peppino” Appella, tra i quali il compianto giornalista, scrittore ed appassionate d’arte moderna Mario Trufelli, si sono ritrovati per parlare di temi importanti e per confermarsi stima intellettuale ed amicizia.

2 - La ricerca di sinergie

Dopo la conclusione delle grandi mostre di scultura nei Sassi di Matera, di cui è stato il curatore, il prof Appella ha dedicato molti dei suoi sforzi per creare sinergie tra le strutture museali di 4 comuni lucani distanti tra loro meno di 1h di macchina. Raccogliendo il consenso dei sindaci di Aliano, Castronuovo SA, Moliterno e Montemurro venne costituito nel gennaio del 2017 il consorzio ACAMM, formato oltre che dal MIG, di Castromuovo SA, da:

  • MuA-Musei Aliano: quello con dipinti e documenti sul confino di Carlo Levi ed il bellissimo Museo Paul Russotto, con 80 grandi opere di un interprete storico dell’espressionismo astratto statunitense, legato alla Basilicata (sua madre, Margherita Sarti era originaria di Aliano).
  • Fondazione L.Sinisgalli. A Montemurro, nella Casa delle Muse, il centro con opere e ricordi dell’attività di Leonardo Sinisgalli in cui vi sono anche disegni ed acquarelli di Cantatore, Caruso, Gentilini, ecc.;
  • MAM- Musei Aiello Moliterno, una raccolta di opere voluta dal prof. Gianfranco Aiello che va da paesaggi dei primi dell’ottocento all’informale, dalla splendida ceramica di Vietri sul Mare ai divisionisti, alla Scuola di Posillipo, ai pittori del Grand Tour, agli artisti dell’Ottocento e Novecento lucano.

Il consorzio ACAMM resta un tentativo esemplare di “iniziativa dal basso” per fare dei beni e dell’eredità culturale un elemento vivo di crescita e di coesione territoriale, mediante la creazione di sinergie nella programmazione di eventi, di progetti per il futuro e nelle interazioni con entità culturali ed istituzioni di governo regionale, nazionale/internazionale. Valorizzando a fini di sviluppo culturale e socioeconomico paesi lucani che hanno avuto negli anni importanti rapporti con la cultura italiana contemporanea. Purtroppo, l’unione di scopo è lungi dall’essere compiuta perché (come ben noto ai sindaci presenti alla inaugurazione del 7/11 ed all’atto fondativo di ACAMM, a Roma, l’Accademia di San Luca), “Peppino” Appella aveva indicato i tre punti qualificanti dell’unione, solo parzialmente realizzati:

  1. rimuovere dalla mente il sentirsi “periferia”;
  2. evitare approssimazione nella gestione della ordinarietà. Per crescere e durare nel tempo occorre una ragionevole fruibilità dei siti ed evitare sciatterie (…con avvisi del tipo: torno subito!, per la chiave, chiedere a…,);
  3. migliorare/sviluppare la professionalità del personale per consentire ai poli culturali di avere un ruolo nell’alfabetizzazione artistica delle popolazioni e creare un dipartimento educativo per una vera didattica artistica. Attività che purtroppo hanno fatto meno progressi, mancando le competenze ed i ruoli professionali necessari per rendere i musei centri propulsivi di cultura.

Tra le ambizioni espresse nel 2017 dalla Presidenza pro-tempore della Regione, vi era quella di “far conoscere meglio un territorio che rigettava la marginalità socioeconomica e culturale!”  Un’ambizione tuttora utile da perseguire.

3 - Nuova sistemazione. Cerimonia d’inaugurazione

Comunque il 7 novembre 2024, senza abbandonare la speranza di sinergia con altri poli culturali, nella parte introduttiva del programma ci si è concentrati sul come sfruttare al meglio la ultradecennale esperienza di gestione del MIG dopo il grande salto in avanti rappresentato dalla sistemazione nel restaurato Palazzo Marchesale della magnifica dotazione culturale. Per molti partecipanti, incluso il Presidente della Regione Vito Bardi è stata l’occasione per constatare la quantità e rilevanza del patrimonio accumulato a Castronuovo Sant’Andrea e testimoniare al prof. Giuseppe Appella la gratitudine per l’immenso lavoro fatto (e quello tuttora in corso). Una dotazione di grande valore culturale realizzata grazie al supporto pubblico che ha riconosciuto la rilevanza del progetto culturale concepito dal prof. Appella ma anche all’apporto qualificato dei molti grandi artisti che hanno dedicato opere e tempo a Castronuovo, come ricordato nelle targhe ad essi intestate (e mostrate al Presidente Bardi, nel suo spostamento verso il Palazzo Marchesale per l’inaugurazione).

Prima del taglio del nastro, nella sala del Comune si è svolto un bel programma introduttivo che poteva essere snaturato da retorica e lungaggini.

Esso è stato invece caratterizzato da: puntualità, pochi e brevi interventi, un rituale di ringraziamenti ridotto al minimo, uso di parole semplici, chiare, senza  anglicismi, aiutato dalla conduzione stringatissima e puntuale della coordinatrice della serata, Beatrice Volpe, Giornalista del TGR RAI Basilicata. Nei suoi brevi interventi di “raccordo” tra i relatori ha sottolineato che…. per lo straordinario caso di “mecenatismo” compiuto, il prof. Giuseppe Appella non può essere lasciato da solo a giocare la partita….” Ma deve essere aiutato, oltre che dagli artisti e dai tanti amici che è riuscito a mobilitare, soprattutto dalle istituzioni.

Invito accolto dal Sindaco Antonio Bulfaro, che nel suo intervento “Un Palazzo della Cultura per la crescita del Paese” ha citato l’impegno per l’acquisto ed il restauro del Palazzo Marchesale ma soprattutto l’attenzione che da anni sta dedicando alla viabilità al fine di  migliorare l’accessibilità al paese soprattutto dalla Sinnica, completando finalmente la bretella sospirata da 55 anni e di cui restano da finanziare gli ultimi 2,5 km (dopo l’annunciata inaugurazione verso dicembre di un ulteriore km e mezzo). Perché, se i grandi studiosi affrontano con pazienza ogni traversia per consultare documenti unici, i flussi più consistenti dei normali viaggiatori alla ricerca di bellezza e stimoli culturali possono essere scoraggiati da strade difficili da percorrere, specie di notte e con meteo avverso.

Il prof. Appella, dopo aver indicato in modo stringato le componenti del “Polo museale di Castronuovo di Sant’Andrea) ne ha richiamato con poche frasi contenuti e valore intrinseco, soffermandosi soprattutto sul potenziamento della sua fruizione. Battaglia da combattere con più decisione.

Tra i temi accennati:

  • i musei devono servire il mondo della cultura. Non si accumulano patrimoni di cultura e bellezza solo per preservarli dal degrado;
  • “non dobbiamo sentirci periferiasiamo sempre stati anche luoghi di cultura
  • la cultura è conquista e, quindi, va bene favorire l’accessibilità ma è necessario anche saper motivare al viaggio innanzitutto coloro che si occupano in modo professionale di cultura e bellezza;
  • “ ..ci sono documenti che abbiamo solo noi. Ed altri documenti esclusivi si aggiungeranno perché..
  • “…ci verranno affidati altri Fondi di artisti e Fondazioni. Queste nuove dotazioni accresceranno i volumi della Biblioteca da 80.000 a 120.000. Quindi…”
  • …”abbiamo molto da offrire a studiosi e ricercatori. A viaggiatori-studiosi professionali  ma anche a semplici ….
  • ..,”cercatori di cultura e bellezza, spesso con meno problemi di spesa. Visitatori preziosi perché, insieme agli artisti, fanno conoscere i luoghi rendendoli destinazioni di “culto”. Come per….
  • “Matera, che è stata fatta conoscere da fotografi ed artisti”
  • il Palazzo della Cultura è un patrimonio di cui occorre renderne consapevoli i potenziali interessati attraverso le segnalazioni che faranno persone competenti ed autorevoli (come tanti tra gli amici di Appella) ma anche con una…
  • comunicazione professionale ed efficace.

Per questi interventi e le evidenze emerse che nel corso dell’evento, il Presidente Bardi (accompagnato dal Capo Gabinetto Gianpiero Perri che da anni segue la evoluzione del MIG)  ha avuto modo di scoprire una realtà inattesa (“non ero mai stato a Castronuovo SA…”), lei cui interessanti novità gli hanno fornito spunti per il suo intervento su L’impegno dell’Amministrazione per la rigenerazione dei borghi lucani.  Nel corso del quale ha affermato che:

  • “…bisogna andare nei borghi per capirne problemi e specificità…”
  • “…sono preziose personalità stimatissime come Appella (lo dimostra la folla di questa sera) che hanno la passione, le competenza e la leadership necessarie per superare le difficoltà e che…
  • “… sono un esempio per tutti e per i giovani in particolare. Appella ha avuto un suo ruolo fondamentale nella divulgazione dell’arte contemporanea in Italia e nel Mondo, soprattutto in Basilicata, offrendo speranze di maggiore visibilità ai luoghi del suo impegno: la scoperta di Matera attraverso le grandi mostre di scultura nei Sassi, e quella sempre maggiore di Castronuovo SA con il Polo Museale;
  • “… gli investimenti in cultura offrono speranze,…. possono contribuire alla rigenerazione dei borghi e per questo continueremo a sostenere i progetti basati su arte e cultura…”

Nella sala in cui si sono svolti i lavori è stata allestita una bellissima mostra delle opere grafiche di Giacinto Cerone (Melfi 18/4/1957-Roman4/10/2004), in occasione del ventennale della sua scomparsa.

Dopo il taglio del nastro i partecipanti hanno potuto vedere la sistemazione dei volumi, alcune opere della collezione permanente del MIG, le attrezzature degli atelier Guido Strazza per la calcografia e di Kengiro Azuma per la grafica, oltre alle opere della prima mostra della stagione 2024-2025 dedicata a L’Estampe Moderne 1897-1899 e i messaggi per il nuovo secolo.

Spazi ed opere che non si possono descrivere, vanno visti ed apprezzati a Castronuovo Sant’Andrea, in un edificio imponente dal quale si gode un magnifico panorama sulla zona urbane e sulla natura circostante. Nelle prossime settimane saranno visibili poi anche i presepi sparsi in 50+ (+di cinquanta)  locali del centro storico!  Un insieme di opere che richiederebbe troppo tempo solo per darne qualche cenno e che quindi va visto per goderlo e per capire lo straordinario lavoro necessario all’accumulo del patrimonio di bellezza e cultura. Visitarlo è anche il modo migliore per dargli un senso!

 

Si ringrazia Silvano Di Leo per le immagini dell'evento utilizzate in questo articolo.
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