Dürnstein è un comune austriaco di 870 abitanti situato in uno dei tratti più belli del Danubio, la valle del Wachau, che nei suoi 30 km da Melk a Krems comprende due tra le più importanti abbazie d’Europa (Göttweig e Melk) che, insieme al centro storico di Krems, sono sito UNESCO.
Dürnstein dista 8km da Krems, un piccolo ma dinamico centro lungo il Danubio collegato a Vienna da una ferrovia regionale, che sta investendo molto in cultura e bellezza per aumentare l’attrattività turistica sovrastata dalla celebrità delle due grandi abbazie barocche distanti rispettivamente 10 e 40 km dall’abitato e sono la destinazione preferita dei turisti.
Anche la minuscola Dürnstein risulta più nota ed attrativa di Krems, percepita come mero snodo logistico. A distanza di tre anni da una precedente visita a Krems si vedono però chiaramente i progressi nell’offerta culturale della cittadina che su questo piano inizia ad essere competitiva con le destinazioni più note a cominciare dalla minuscola Dürnstein che, comunque, percepito il pericolo, continua a migliorare la sua offerta.
In questo punto, anche in estate il Danubio appare ampio, lento e maestoso; l’esposizione al sole, il clima, il riparo offerto dalle montagne, la fertilità del terreno nelle terre lungo l’alveo del fiume, la valle del Wachau è stata abitata fin dalla preistoria e si è trovata al centro di eventi storici.
Il borgo è addossato ad uno sperone di montagna sormontata da un castello che nell’antichità controllava, da una posizione strategica, la navigazione del fiume. Alle pendici del Castello costruito nel 1145, vi è la parte antica che forma una sorta di terrazza a 20 m d’altezza dall’argine del fiume dove c’è anche l’attracco dei battelli che portano turisti lungo il Danubio. Il Castello fu anche prigione temporanea del re inglese Riccardo Cuor di Leone all’epoca della Terza Crociata in Terra Santa.
Le case si allineano lungo un’unica strada da cui si diramano per brevissimi tratti alcuni vicoli e il borgo antico che, con meno di 200 abitanti, può essere visitato solo a piedi. La parte antica ha una strada principale lunga circa 500m lungo la quale si allineano alcune case mobiliari, un minuscolo municipio, l’Abbazia del XV secolo ricostruita in stile barocco, alcune terrazze che affacciano sul fiume, sui vigneti e frutteti. Ci sono anche case piccole, dignitosissime, abbellite da decori grafici, insegne in ferro e fiori. Coperte da magnifici tetti rossi spioventi, non sfregiati da fili elettrico-telefonici e da antenne tv (i segnali arrivano via cavo) che da noi offendono la vista dappertutto, incluso i borghi più belli!
Una delle terrazze più spettacolari è quella della splendida Abbazia di Maria Assunta con annesso convento, da cui ci si può affacciare a metà del percorso di visita del complesso religioso che comprende ora anche quella di un museo di sorprendente bellezza.
Lungo un percorso storico-artistico che attraversa cortili, scaloni, appartamenti su vari livelli, terrazza e, infine, discesa alla chiesa ed uscita, sono collocati pochissimi pezzi in esposizione, esaltati da una disposizione ed un design particolarmente felice, che costituiscono una vera scoperta anche perché le guide ufficiali non ne sottolineano la rilevanza. L’allestimento è abbastanza recente e, probabilmente, le guide non ne parlano perché antecedenti.
Vi sono chiarissime didascalie, alcune postazioni video che mostrano anche alcuni film girati proprio nel convento-abbazia, come quello su Sissi, l’amatissima principessa d’Austria che, in uno dei 3 film sulla sua vita, mostra l’attrice Romy Schneider – Sissi proprio sulla terrazza del convento.
Il percorso museale va dall’antichità pre-romana al barocco e sembra ispirato dall’idea di sfruttare il desiderio di vedere la bellissima chiesa barocca per mostrare opere ed oggetti che verrebbero trascurati se collocati in spazi e percorsi meno “battuti”. Oggetti, peraltro importanti, vengono recuperati all’attenzione perché distribuiti lungo un itinerario obbligato, percorso da tanti turisti desiderosi di affacciarsi sul Danubio e vedere una delle chiese collocate in una delle più belle posizioni del mondo (un po’ come Trani), con il campanile nei colori bianco e azzurro che è una delle più note immagini iconiche di tutto il Danubio (più di 2.600 km!).
Insieme ad alcuni pezzi di arte sacra stupendi (un ostensorio ed un calice davvero unici!), vi sono alcune cose inusuali collocate in spazi di straordinaria eleganza: la sala di composizione per bambini (ed adulti) con pezzi della Lego nei colori bianco/azzurro dell’abbazia e lo spazio attrezzato per scrivere le “suppliche” da collocare poi in piccolissimi contenitori circolari.
Il giro termina con la visita alla chiesa barocca, molto bella con una luce che nella mattina rende speciali gli oggetti illuminati dal sole.
Quello che si annunciava semplicemente come “un altro bel museo diocesano” fornisce invece, e in un luogo inaspettato, una piccola lezione di tecnica espositiva confermando la capacità di dare nuovo valore agli stessi oggetti esposti in precedenza.
Infine, il paese è circondato da vigneti in cui si producono alcune delle migliori etichette d’Austria. Intorno a questa produzione del vino e alla sua diffusione si sta sviluppando un nuovo filone dell’accoglienza (visite con mezzi messi a disposizione dalle cantine che hanno investito in attrezzature e bellezza, degustazioni, pernottamenti, fiere, eventi sulla cultura del vino, ecc.) al quale il borgo intende puntare come possibile vantaggio competitivo, in aggiunta ai punti di forza tradizionali.
Alle 19.00 di sera, comunque, il borgo è praticamente deserto, oltre ai negozi sono chiusi anche i ristoranti salvo quelli dei due grandi alberghi. Ma anche questa sorta di “coprifuoco” è funzionale sia al turismo veloce, che nell’ora di sosta del battello vede l’essenziale, sia al turismo esperienziale.
I turisti più “riflessivi” iniziano la giornata presto con escursioni in bici lungo il Danubio attraverso una delle più scenografiche piste ciclabili d’Europa, visite alle cantine e alle abbazie. In alternativa è possibile raggiungere facilmente Vienna, distante un’ora di treno, o l’unica centrale nucleare dell’Austria chiusa da un referendum lo stesso giorno dell’inaugurazione, distante pochi chilometri, quasi di fronte alla Abbazia di Göttweig.
Borghi belli e celebri come Dürnstein sono un benchmark, un riferimento internazionale, che determina aspettative elevate nei viaggiatori più esperti e ciò è un problema per quei borghi di pari dimensione e bellezza ma con un livello d’accoglienza inferiore.