La copertina del numero di marzo del mensile TOURING riporta la foto di una delle gigantesche sculture collocate nella discarica di rifiuti indifferenziati a Peccioli (PI) utilizzata da alcuni grandi comuni toscani, i tra i quali Firenze e Pontedera.


Peccioli (PI) è un borgo collinare di 5.000 abitanti, tra Pontedera e Volterra, articolato in 5 frazioni immerse in un territorio prevalentemente rurale. La disponibilità d’acqua del fiume Era ha consentito uno sviluppo di un’agricoltura evoluta negli ultimi anni grazie al miglioramento delle produzioni tradizionali, l’avvio di nuove di colture e lo sviluppo della attività agrituristica.
Ma negli ultimi due decenni, lo sviluppo di Peccioli è legato all’attività di trattamento dei rifiuti nella discarica nella frazione di Legoli ed all’incredibile numero di installazioni d’arte contemporanea in tutte le località del comune. Esse hanno trasformato la percezione della bellezza della cittadinanza e fatto aumentare le presenze turistiche. Una storia ben nota al TCI che ha curato la pubblicazione di un prezioso volume in distribuzione gratuita presso il centro di accoglienza nella discarica.


Sullo straordinario caso di rinascita di Peccioli la nostra Redazione ha pubblicato un ampio resoconto nel luglio del 2022.
Nel servizio si segnavano, col testo e numerose immagini, gli esiti positivi di una strategia comunale e della mobilitazione sociale che è stata capace di trasformare il problema dello smaltimento dei rifiuti in una opportunità di sviluppo economico e a risolvere un grave problema di sostenibilità ambientale. Dal 1997 la immensa discarica a cielo aperto ha portato al territorio di Peccioli: guadagni per i cittadini-azionisti della società di smaltimento; ricadute economiche per tutti gli abitanti in varie forme (servizi primari a costi più bassi, strutture educative e culturali, progetti solidali); creazione di un contesto favorevole allo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali; notorietà internazionale per la efficienza nella gestione dei rifiuti e per la qualità delle opere d’arte rese disponibili per il mondo intero e per lo stile partecipativo del modello Peccioli. Gli esiti positivi sono infatti iI risultato di grande competenza e saggezza nella impostazione delle strategie da parte dell’Amministrazione comunale ed altri decision makers ma anche del coinvolgimento dei cittadini, che non solo hanno appoggiato le decisioni istituzionali con scelte individuali (v. sottoscrizione azioni dell’azienda di smaltimento Belvedere) ma anche come protagonisti in un gran numero di iniziative socioeconomiche e culturali.


Il consenso dei cittadini è stato fondamentale nella folle idea di trasformare la discarica (esistente da decenni) da rischio ambientale e zavorra per il turismo in leva di sviluppo e di trasformazione di Peccioli in un luogo di grande bellezza e ottima vivibilità. Elementi fondamentali del Sistema Peccioli:
- il sogno di realizzare qualcosa che non esisteva, con…
- l’ambizione di farlo diventando…
- … un riferimento internazionalenell’arte ed architettura del futuro…
- …puntando sull’innovazione sostenibileper generare le risorse economiche necessarie dalla gestione di una discarica di rifiuti urbani senza rischi per l’ecosistema del territorio ed il disagio psicologico dei cittadini.
Dall’immondizia alla bellezza. Un risultato ampiamente raggiunto come conferma questo servizio sulla mostra Trash to beauty, dall’immondizia alla bellezza inaugurata da poco a New York presso l’Istituto Italiano di Cultura, una vetrina delle bellezze e dei saperi italiani.
L’ evento è rilevante per tanti aspetti:
- conferma che l’Italia sa trattare i rifiuti (quando usa le competenze…);
- il rinascimento dei piccoli centri può essere straordinario se si ragiona fuori dagli schemi e non ci si limita solo al recupero delle tradizioni;
- il coinvolgimento dei cittadini residenti è fondamentale per progetti duraturi di cambiamento. E giustamente, 80 cittadini di Peccioli erano presenti a New York;
- il sistema Peccioli non è solo un modello per i piccoli comuni ma anche per realtà metropolitane perché le opere sociali e artistiche sono di assoluto livello mondiale.