ArtePollino e Scultori a Brufa
Sommario
C’è un’Italia del bello che merita più attenzione, quella delle opere d’arte contemporanea all’aria aperta collocate in spazi urbani e naturali. Un fenomeno artistico e turistico seguito con interesse da esperti e viaggiatori amanti del bello stimolati da fonti informative come la recente della Guida sui MUSEI EN PLAIN AIR. Le vie dell’arte all’aria aperta.
Nelle città, l’arte contemporanea all’aria aperta è presente in luoghi storici offrendo occasione di confronti/riflessioni sui diversi canoni estetici oppure in aree urbane anonime, che vengono abbellite da murali ed altre opere decise da comitati di quartiere e politiche municipali. Questi investimenti in bellezza sono una componente delle strategie di rigenerazione delle aree metropolitane disagiate perché ne migliorano la vivibilità e li pongono al centro dell’attenzione degli appassionati d’arte en plain air.
Nei piccoli centri, le opere d’arte all’aria aperta dialogano con il patrimonio artistico esistente oppure sono collocate nella natura, in punti panoramici o nascoste in mezzo a boschi, vigneti, oliveti, parchi pubblici/privati.
Sempre di più, in Italia ed all’estero, gl’investimenti in opere en plain air sono una parte importante degli investimenti per migliorare la vivibilità dei cittadini e per la l’attrattività turistica del territorio. Come segnalato in vari n/s servizi: Arte e cultura tra gli ulivi, Canino (Vt); Dozza (Bo); Jevnaker, Norvegia; Langhe; Peccioli (Pi); Sant’Angelo le Fratte (Pz) e come faremo ora con questo servizio su ArtePollino in Basilicata e sul Parco di Scultori a Brufa-Torgiano (Pg), in Umbria.
1 - Diffusione di opere d’arte all’aria aperta
“La strada è il nuovo museo” è lo slogan col quale pochi anni fa il Comune di Roma ha pubblicato la mappa delle circa 400 opere di street art nelle 150 strade di 30 quartieri metropolitani, “…il 25° museo civico e il nono gratuito”.
Nei luoghi urbani grandi e piccoli, i murali restano il più diffuso sistema d’arte all’aria aperta ed i loro autori, da artisti clandestini sono ora apprezzati e ricercati. Basti pensare al “misterioso” e celebre Bansky le cui opere sono l’emblema dell’arte come veicolo di messaggi culturali, politici ed etici. Ecco alcune immagini di Roma.
Oltre ai murali, Comuni, associazioni culturali e singoli privati sponsorizzano opere d’arte contemporanea all’aria aperta come parte di programmi di rigenerazione urbana e di investimenti in bellezza che spesso cambiato il volto dei luoghi. Come dimostra la recente guida dei Musei d’Arte en plein air. Le vie dell’arte all’aria aperta (ed. Gedi-La Repubblica).
Nelle sue 375 pag. riccamente illustrate, sono descritti oltre 60 siti italiani di arte en plain air integrati da informazioni sugli accessi ad altri siti d’arte e centinaia d’indirizzi su alloggi ed enogastronomia. Sottolineando in questo modo anche la necessità di sinergie con altre iniziative che valorizzano tradizioni, saperi e prodotti dei territori.
Tra i luoghi elencati nella Guida, ve ne sono alcuni da noi già segnalti: le Langhe (nei cui vigneti ci sono opere di noti artisti Chris Bangle, Valerio Berruti, Sol Lewitt, David Tremlett,..), Peccioli (Pi) e Latronico-ArtePollino, oggetto d’approfondimento insieme al Parco di Scultori a Brufa-Torgiano (Pg), in questo servizio comparativo sui due più importanti musei en plain air di Umbria e Basilicata.
2 - Arte Pollino. Basilicata
L’Associazione ArtePollino, www.artepollino.it ha sede a Latronico, comune di 4.010 abitanti, a 800 mt slm., sulla SS. 653-Sinnica, la fondovalle che lo rende facilmente accessibile sia dalla A2 Salerno – Reggio Calabria che dalla SS. 106 Jonica.
Arte Pollino è stata costituita nel febbraio del 2008 per favorire la crescita culturale del territorio del Parco Nazionale del Pollino, promuovendo la diffusione dell’arte contemporanea, in particolare del binomio arte e natura, nelle aree interne.
Il progetto di sviluppo locale promosso dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni Culturali e dalla Fondazione La Biennale di Venezia, ha coinvolto: guide del Pollino, operatori turistici, ristoratori, architetti, ingegneri, geologi, appassionati d’arte, musicisti, organizzatori di eventi nei paesi del versante lucano del Pollino. Molte di queste persone hanno effettuato incontri e visite a realtà di riferimento per l’arte contemporanea: Arte Sella, il Castello Di Rivoli, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il MADRE, ecc.
Dal 2008, l’Associazione ora diretta da Gaetano Lofrano ha svolto molteplici attività: accompagnare gli artisti nei sopralluoghi sul territorio, promuovere percorsi formativi e laboratori sull’arte contemporanea e sull’arte natura, fare animazione territoriale, divulgare e diffondere il progetto con incontri pubblici e workshop con gli artisti.
Il maggior numero di opere di ArtePollino si trovano nel bellissimo Parco delle terme di Latronico, un luogo di agevole accessibilità, di rilevante importanza terapeutica, con una grande varietà di alberi e piante, tra le quali di recente è stata realizzata una versione dell’iconica triplice ellisse di Michelangelo Pistoletto intitolata Il terzo Paradiso.
Terzo Paradiso Michelangelo Pistoletto TGR Rai Basilicata
Tra le installazioni en plain air, nell’arioso prato al lato della struttura termale di Latronico spicca l’opera inusuale e complessa di uno dei più grandi artisti contemporanei, l’indo-britannico Anisch Kappor. L’opera, resa ancora più enigmatica dal titolo Earth Cinema è una trincea scavata nella terra lunga 45 metri e profonda 8, al centro della quale è stata ricavata una nicchia di 7 metri, con un vetro sul quale osservare i riflessi della Natura o ascoltare i suoni provenienti dal suolo e dall’ambiente circostante. Il percorso nella fenditura, da fare preferibilmente in solitudine, è un’esperienza sensoriale bellissima e molto personale.
Altre opere si trovano in comuni limitrofi, tra cui San Severino Lucano dove, ad una trentina di km dalla fondovalle Sinnica, sul belvedere di Timpa della Guardia, l’artista Carsten Höller ha collocato la giostra la più lenta del mondo (un giro dura 15 minuti) per godersi la vista di vette, valli e boschi del Massiccio del Pollino.
L’opera è una grande giostra colorata, composta da 12 navicelle che girano in cerchio e allo stesso tempo si inclinano verso il suolo e, malgrado il titolo poco comprensibile (RB Ride), è percepita intuitivamente dal visitatore come un invito a fermarsi e concedersi un innocente divertimento per recuperare il valore del tempo, guardarsi intorno e contemplare un paesaggio ampio, maestoso, bello e suggestivo.
La presenza a Latronico della sede dell’Associazione ArtePollino e del maggior nucleo di opere consentono di valutarne la rilevanza nell’insieme delle strategie di sviluppo della comunità, oltre che del territorio. Le opere d’arte en plain air aggiungono infatti un attrattore ad un’offerta già ricca di opzioni esperienziali: dalle architetture ed atmosfere del centro storico, alle escursioni in montagna e nella natura, all’enogastronomia, alle cure ed al benessere delle terme, alle opere esposte nei MuLA-Musei di Latronico (Museo Archeologico; Museo Arti e Mestieri e della Civiltà Contadina; Museo del Termalismo; Biblioteca comunale).
Un ricco pacchetto di offerta da noi già segnalato qualche anno fa basato su Natura, paesaggio, benessere e cultura, che restano gli elementi delle strategie di sviluppo del Comune, imprenditori privati e società civile (Associazione Arte Pollino, Il Tassello, ecc.), attuate con azioni di:
- valorizzazione di paesaggio e natura (percorsi trekking, visita a siti naturalistici), bonus per i residenti che hanno comportamenti virtuosi nella gestione dei rifiuti;
- rilancio delle terme con l’aggiunta dei programmi di benessere, relax ed estetica (wellness) al termalismo terapeutico. Un progetto che potrà realizzarsi al meglio dopo l’ammodernamento dell’Hotel, ritardato da eventi geopolitici;
- potenziamento della produzione agroalimentare;
- recupero di competenze artigianali legate a disponibilità naturali (legno e pietra) ed ad una storia di eccellenza nella manifattura di merletti;
- valorizzazione di strutture culturali come il MuLA e di quelle non legate alla tradizione come Arte Pollino, cui è dedicato questo servizio;
- e molto altro …
Un insieme di azioni indicate dal Sindaco Fausto De Maria come parti della strategia per migliorare la qualità della vita dei residenti ed offrire ai visitatori soggiorni coerenti con lo slogan “Latronico città del benessere”, grazie alla cura del paesaggio, purezza dell’aria, efficienza delle strutture comunali, iniziative culturali, enogastronomia, riti della tradizione storica e religiosa, ecc.
3 - Parco delle sculture a Brufa-TORGIANO
3.1 - La collina di Brufa
Nel comune di Torgiano a pochi chilometri da Assisi, Perugia e Todi, si fondono natura, paesaggio e sculture d’arte contemporanea creando un rapporto originale e suggestivo con il territorio.
Torgiano, comune di 6.650 ab. (nel 2017 erano 6.662), antico borgo medievale nel cuore dell’Umbria, a 219 mt s.l.m., in posizione strategica alla confluenza del Tevere con il Chiascio, aveva una storia rilevante già in epoca romana come ricorda il suo monumento simbolo, l’antica “Torre di Giano”.
Noto per le sue eccellenti produzioni tipiche, soprattutto vino e olio, il paese ha saputo mantenere ad un livello di eccellenza le sue vocazioni produttive offrendo benessere ai residenti ed una confortevole permanenza ai turisti attraverso una moderna vocazione all’ospitalità, in hotel e ristoranti di alto livello.
Torgiano è una delle città italiane del vino dal 1968, anno del riconoscimento al vino Torgiano della prima DOC umbra, certificata per impulso di Giorgio Lungarotti. Autore insieme alla moglie Maria Grazia Marchetti dei due musei italiani più belli nel loro genere e del MAAC, Museo della Ceramica Contemporanea, anch’esso gestito dalla Fondazione Lungarotti. Tutte strutture che celebrano con magnificenza storica, scientifica, didattica ed estetica la rilevanza dell’olio, del vino e delle persone che operano nel settore con cura e competenza. Qualche notizia:
- il MUVIT- Museo del vino Torgiano, che nel 2024 ha celebrato il Cinquantenario, occupa 20 ambienti del monumentale palazzo Graziani-Baglioni dimora gentilizia estiva del XVII secolo. L’esposizione è una straordinaria macchina del tempo che, mediante collezioni archeologiche, artistiche e tecniche, guida il visitatore attraverso 5000 anni di storia della civiltà del vino e fornisce un’esperienza conoscitiva completata anche da riferimenti al futuro. Sono esposti: attrezzi da lavoro usati nei campi o in cantina, contenitori in ceramica (dal vasellame d’uso quotidiano ai boccali e piatti dipinti rinascimentali, tra i quali un’opera di Della Robbia), ai capolavori d’arte grafica e alle sculture contemporanee. Tra le eccellenze: reperti archeologici dal III millennio a.C.; manufatti di grandi artisti del passato (Mantegna, Carracci, ecc.) e maestri del ‘900 (Cocteau, Guttuso, Picasso, ecc.). Non mancano poi documenti storici dedicati al vino: opere letterarie e poetiche (di Virgilio, Catone, De Amicis, Villon, Baudelaire, ecc.) trattati sulle pratiche produttive o sull’uso del vino per curare il corpo e la mente
- MOO-Museo dell’Olivo e dell’Olio allestito nel 2000 in un nucleo di abitazioni medievali all’interno delle mura castellane. Il percorso di visita delle undici sale mostra in modo esteticamente impeccabile temi e reperti su: le caratteristiche botaniche dell’olivo; l’evoluzione delle tecniche di coltivazione e delle macchine olearie; gli usi dell’olio nel tempo, dall’alimentazione ed illuminazione alla medicina alla cosmesi
- Il MACC (Museo d’Arte Ceramica Contemporanea) ospita due importanti collezioni: quella di Nino Caruso che custodisce 58 sculture in ceramica realizzate dal maestro siciliano a partire dagli anni Cinquanta e donate al Comune di Torgiano e la Mostra Vaselle d’Autore, collezione delle brocche in ceramica (vaselle) commissionate ogni anno ad un artista per celebrare il vino novello.
Questi musei sono oggetto di pellegrinaggio da parte dei turisti dell’enogastronomia che trovano anche strutture in cui soggiornare per godersi i piaceri del Borgo ma anche per visitare le splendide città vicine: Assisi, Perugia, Todi ed altri luoghi d’arte.
Le strutture culturali e dell’accoglienza; la bellezza della natura e dell’assetto urbano; i percorsi lungo il Tevere, della strada del vino e dell’arte (oggetto del servizio); gli eventi culturali, della tradizione e dell’enogastronomia, l’efficienza dei servizi e la cura degli spazi comuni sono l’insieme che hanno determinato la designazione di Torgiano tra i borghi più belli d’Italia e, che soprattutto, che attirano visitatori in ogni momento dell’anno a Torgiano.
3.2 - "Scultori a Brufa. La Strada del Vino e dell’Arte"
E’ un progetto nato nel 1987 ed in Umbria è diventato un museo a cielo aperto d’arte contemporanea che si arricchisce ogni anno, grazie alla partecipazione di scultori di fama internazionale.
Le opere hanno varie ispirazioni stilistiche e quindi una diversa immediatezza interpretativa, agevolata, comunque dalle indicazioni riportate presso ciascuna opera, alcune delle quali realizzate da artisti di fama mondiale (Nino Caruso, Pietro Cascella, Beverly Pepper). Nel loro insieme offrono una esperienza molto interessante per la loro diversità di temi e di stili che arricchiscono il paesaggio e rendono il parco degli scultori a Brufa una destinazione che merita di essere aggiunta a quelle delle stupende opere dei grandi maestri presenti nei luoghi d’arte antica dell’Umbria.
Dopo la primissima opera che ha dato il via alla manifestazione nel 1987 (Brufa, di M. Pierucci) ci sono ora 34 sculture, una decina nella collinetta a ridosso del piccolo centro storico di Brufa e le altre lungo la strada per Torgiano e dintorni. Un agevole percorso di una ventina di km d’arte e natura, tra luoghi urbani e vigneti del Torgiano.
Tra le opere esposte ne segnaliamo solo alcune, per motivi di spazio e perché sono singolarmente riprodotte con schede esplicative nel sito www.parcosculturebrufa.it
Aggiungiamo solo qualche nota sulla scultrice americana Beverly Pepper perché è vissuta per decenni nella vicina Todi fino alla scomparsa avvenuta nel febbraio 2020. La sua opera Broken Circle (cerchio spezzato) in acciaio patinato (corten), esposta a Brufa, è una delle versioni dei suoi Circles esposti nel 2014 nello spazio antistante il Museo dell’Ara Pacis, a Roma (v. foto dell’artista). Opere possenti, come quasi tutte le opere della Pepper, una persona minuta ma dalla volontà di ferro che ha utilizzato materiali difficili per fare opere colossali come le colonne in acciaio che aprono il percorso delle sedici sculture in ferro del Beverly Pepper Park, a Todi, il primo parco monotematico dell’artista americana nel mondo.
Considerazioni conclusive
Gli investimenti in bellezza rappresentano un dato ricorrente nelle scelte di città e paesi per creare ambienti più attrattivi per residenti e visitatori. E’ difficile trovare un luogo in cui non ci sia qualche murale, un piano del colore e dell’arredo urbano, qualche elemento scultoreo, mostre, ecc. Ma ci sono differenze che contano tra i vari programmi, nella:
- qualità delle opere;
- durata e coerenza nel tempo dei piani di abbellimento. Sono progetti a lento accrescimento che richiedono decenni per raggiungere un insieme di opere in grado di attrarre numeri significativi di visitatori (ma, più tardi si comincia, peggio è…);
- omogeneità tra arte ed altri spetti della realtà socioculturale: qualità nell’accoglienza, nella ristorazione, nella fruizione degli spazi urbani, nei servizi pubblici, accessibilità agevole ai luoghi d’arte.
Al riguardo Torgiano è un interessante caso di studio perché la comunità sembra consapevole che l’eccellenza è un traguardo in movimento. E’difficile da raggiungere l’eccellenza ed è difficile restare eccellenti.
Il suo straordinario museo del vino, da decenni il migliore del suo genere, ha compiuto cinquant’anni ma non smette di innovare e di essere al centro di iniziative che celebrano il vino. Facendo da traino sia al MAAC che al MOO, il museo dell’olio, tra i migliori al mondo nel suo genere. La comune appartenenza alla Fondazione Lungarotti agevola la governance ma soprattutto la sinergia tra le strategie adottate per restare al vertice in un settore in cui ci sono investimenti importanti da parte di protagonisti globali della produzione vinicola ed olearia.
Di fondamentale importanza è la consapevolezza ed il rispetto per la bravura degli altri. Torgiano è uno dei Borghi Più belli d’Italia, una designazione che offre una buona visibilità ma, in una regione come l’Umbria che pur essendo tra le più piccole d’Italia ne ha il maggior numero, si è sfidati nell’eccellenza da altri borghi più belli e da centri d’arte di notorietà planetaria a pochissimi km di distanza. Quindi, c’è la spinta a non rilassarsi e continuare a cercare di far sempre meglio, anche per contrastare lo spopolamento, contenuto a fatica.
Gli abitanti erano 6.662 nel 2017 e 6653 al 31/12/2024